Conosce una ragazza online, la incontra e la violenta
Un 21enne residente a Cernusco Lombardone è agli arresti domiciliari: la vittima è giovanissima.
L’aveva conosciuta online e dopo poco si erano incontrati per trascorrere del tempo insieme. Ma il pomeriggio di passione si è trasformato in un incubo per una giovane residente nell'Isola Bergamasca, che è dovuta ricorrere al ricovero in ospedale. Il presunto aggressore, residente a Cernusco Lombardone, è stato arrestato.
Violenta e ferisce una ragazza
Violenza sessuale aggravata e lesioni aggravate: queste le accuse di cui dovrà rispondere Q.I., classe 1999, residente a Cernusco Lombardone, arrestato dalla Polizia di Stato di Bergamo al termine delle indagini iniziate in estate. I fatti risalgono ai mesi scorsi, quando una ragazza, nemmeno ventenne e residente in un comune dell’Isola Bergamasca, ha conosciuto attraverso un social network un ragazzo di qualche anno più grande che viveva in un paese vicino.
L’incontro online e poi la violenza
Dopo aver iniziato una corrispondenza virtuale, la ragazza ha invitato il giovane a trascorrere un pomeriggio nell’abitazione di lei, approfittando della momentanea assenza dei familiari. I due ragazzi avrebbero iniziato un rapporto consenziente, ma, dopo le prime fasi inziali, la ragazza avrebbe chiesto al 21enne di fermarsi spiegandogli che non voleva continuare, anche perché dolorante. Nonostante le esplicite richieste, il 21enne avrebbe invece proseguito abusando della giovane e causandole anche delle lesioni che ne hanno reso necessario il ricovero ospedaliero.
Riconosciuto dalla vittima
L’immediata attività d’indagine, condotta dalla Sezione “Reati contro la persona, in danno dei minori e reati sessuali” della Squadra Mobile, ha consentito di giungere alla completa identificazione dell’autore del reato, di cui la ragazza sconosceva le generalità, essendo a conoscenza del solo nome di battesimo e del nickname utilizzato sui social: il 21enne è stato quindi riconosciuto, inconfutabilmente, dalla vittima. Le convergenti risultanze investigative confluivano in una dettagliata informativa di reato da parte della Squadra Mobile, pienamente sposata dall’Autorità giudiziaria bergamasca, che ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare applicativa della misura degli arresti domiciliari, prontamente eseguita dagli agenti nella giornata di ieri, giovedì 26 novembre.