Il caso

Conad, inaugurazione con polemica: minoranza contro il sindaco. Panzeri: "Evento a porte chiuse" FOTO

Secondo il gruppo "Cambia Merate!" il borgomastro e il vice avrebbero violato le norme per il Coronavirus.

Conad, inaugurazione con polemica: minoranza contro il sindaco. Panzeri: "Evento a porte chiuse" FOTO
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L'inaugurazione del nuovo ipermercato del gruppo Conad a Merate, alla quale hanno partecipato sindaco e vicesindaco, ha scatenato le polemiche del gruppo di minoranza. Che ha inviato un'istanza al prefetto di Lecco contestando la mancata osservazione delle prescrizioni ministeriali riguardo l'emergenza sanitaria da Coronavirus. A stretto giro è giunta anche la spiegazione dei diretti interessati: "La cerimonia era a porte chiuse, dunque senza clienti. Non c'è stato assembramento di persone se non per fare una foto di gruppo tra i dipendenti del punto vendita".

Inaugurazione con polemica

L'apertura del nuovo ipermercato Conad in via Bergamo, che ha preso il posto di Auchan proprio a partire dalla giornata di oggi, sabato 7 marzo 2020, ha visto anche la presenza del sindaco Massimo Panzeri, il vice Giuseppe Procopio e il parroco don Luigi Peraboni. Una scelta che ha scatenato l'ira del gruppo di minoranza di centro-sinistra "Cambia Merate!", che ha rivolto un'istanza al prefetto denunciando il mancato rispetto delle indicazioni riguardo l'assembramento delle persone per contenere il contagio da Coronavirus.

"Dimissioni del sindaco"

Questo il testo dell'istanza. "Si tratta di un gravissima violazione dello stesso decreto che evidenzia l’assoluta mancanza del senso di responsabilità che il momento storico richiede. Per di più la violazione viene commessa dal Sindaco - munito di fascia tricolore - che è Autorità di Pubblica Sicurezza sul proprio territorio comunale, in barba a quelle raccomandazioni che il vicesindaco Procopio ha diffuso, pur essendo presente e gongolante alla manifestazione, evidentemente vittima di uno stato di dissociazione mentale. Perché, mentre si sospendono servizi essenziali come scuole, università, e si impongono grosse limitazioni alla socialità, i nostri sentono l’impellente necessità di prendere parte, quali coprotagonisti, ad una del tutto non indifferibile inaugurazione di un supermercato? Si tratta di una mancanza di rispetto per tutti coloro, sanitari in primis, che - con enormi sacrifici - stanno profondendo uno straordinario sforzo umano e professionale. Chiediamo anzitutto un rigoroso intervento da parte di Sua Eccellenza il Prefetto di Lecco teso ad imporre all’amministrazione comunale e, per essa, al Sindaco di Merate, il rispetto dei provvedimenti governativi. Chiediamo in questa sede le dimissioni del Sindaco di Merate Massimo Panzeri per manifesta incapacità di adempiere al ruolo per il quale è stato eletto, con la precisazione che riproporremo la richiesta nelle forme e nelle modalità previste da Statuto e Regolamento del Consiglio comunale"

La spiegazione del sindaco

Il primo cittadino Panzeri ha tuttavia fornito una versione dei fatti diametralmente opposta a quella della minoranza. "L'inaugurazione si è tenuta alle 8.30 e dunque a porte chiuse, visto che il centro avrebbe aperto alle 9. Partecipare a un piccolo momento simbolico mi è sembrato un atto dovuto nei confronti di un gruppo industriale che ha deciso di investire in una realtà importante di Merate, per altro confermando tutti i posti di lavoro della precedente proprietà. Non c'è stata nessuna festa, anzi, quella verrà organizzata più avanti, quando l'emergenza da Coronavirus ci auguriamo tutti sarà passata". Una posizione ribadita anche con un post sulla sua pagina Facebook, nel quale invita chi pensa che abbia violato qualche regola "a rivolgersi pure alle autorità con le quali mi sono già confrontato e chiarito".

Le parole del vicesindaco

Identica la versione fornita dal vicesindaco Giuseppe Procopio, anch'egli presente questa mattina al taglio del nastro. "Io, il sindaco e il parroco siamo stati invitati a questo piccolo momento simbolico, che è stato volutamente organizzato a negozio e galleria chiusi. Che poi all'esterno ci fosse già la calca di persone che in barba agli appelli attendesse l'apertura del centro, quello è un altro discorso... E' stata una cerimonia breve, alla quale si sono aggiunti semplicemente i dipendenti per scattare una foto di gruppo per immortalare questo momento così importante. Scatenare una polemica su un episodio di questo tipo lo trovo decisamente fuori luogo".

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