E’ stato arrestato e trasferito in carcere nelle ore successive al colpo di pistola sparato fuori dalla sala slot di Villa d’Adda all’alba di sabato scorso. Nel pomeriggio di oggi, martedì 15 luglio 2025, in seguito all’interrogatorio avvenuto alla presenza dell’avvocato Veronica Fumagalli, che sostituiva il difensore di fiducia Antonino Crea di Osnago, il 39enne di Olgiate Molgora autore del gesto è tornato in libertà.
Colpo di pistola, esce dal carcere il 39enne di Olgiate
Il fatto era avvenuto intorno alle 5.10 di sabato scorso, all’esterno della sala slot di via Chioso a Villa d’Adda, nel complesso commerciale che si affaccia sulla Provinciale, una zona che già in passato è stata teatro di episodi violenti.
Stando alla ricostruzione dei fatti il 39enne, residente a Olgiate Molgora, aveva esploso un colpo di pistola per liberarsi da un tentativo di aggressione da parte di alcuni uomini, anche se la sua versione dei fatti è ancora oggetto d’indagine da parte dei Carabinieri di Calusco. Il boato ha svegliato e terrorizzato i residenti, che hanno chiamato i soccorsi temendo il ferimento di qualcuno degli uomini che si trovavano fuori dalla sala slot.
Quando sono giunte sul posto l’autoambulanza della Croce Rossa di Bonate e l’automedica, in codice rosso, non c’erano né feriti da trasportare né macchie di sangue sull’asfalto.
La prima ipotesi avanzata dai Carabinieri, giunti sul posto nel giro di qualche minuto, era che il colpo fosse stato esploso in aria come avvertimento.
Ipotesi che era stata poi confermata anche da alcuni testimoni, che hanno anche rivelato agli uomini dell’Arma l’identità del presunto autore del fatto.
I militari di Calusco, insieme a quelli della stazione di Brivio per competenza territoriale, già nella mattinata di sabato si erano recati a Olgiate Molgora, nell’abitazione del 39enne, e lì avevano rivenuto una pistola con il caricatore vuoto. Lo avevano arrestato con l’accusa di detenzione e porto abusivo di armi da fuoco e trasferito in carcere a Lecco.

Oggi l’interrogatorio
Nel pomeriggio di oggi, martedì, si è svolto l’interrogatorio di garanzia in carcere, alla presenza del 39enne e dell’avvocato Veronica Fumagalli, che sostituiva il difensore di fiducia Antonino Crea di Osnago.
Il gup ha convalidato il fermo, rimettendo in libertà l’indagato e disponendo esclusivamente il divieto di dimora nella provincia di Lecco. L’eventuale iter processuale passa ora al Tribunale di Bergamo, competente territorialmente, dal momento che l’episodio è avvenuto a Villa d’Adda.