Solidarietà

Coldiretti Como-Lecco dona 2100 kg cibo alle famiglie bisognose

"Con l’emergenza Covid si è purtroppo estesa la fascia di popolazione con difficoltà economiche".

Coldiretti Como-Lecco dona 2100 kg cibo alle famiglie bisognose
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L’inizio del nuovo anno vede Coldiretti Como Lecco moltiplicare le iniziative in aiuto alle povertà del territorio. Un impegno che prosegue, e intende rafforzarsi ulteriormente anche nei prossimi mesi. In particolare, 2100 kg di cibo, suddivisi in pacchi alimentari, sono in fase di consegna, a partire da oggi, alle famiglie del territorio grazie all’impegno diretto degli imprenditori agricoli di Coldiretti.

Coldiretti dona cibo alle famiglie bisognose:

Un aiuto concreto alla crescente fascia di popolazione messa alla prova dall’emergenza sanitaria ed economica. Le consegne sono in corso in vari comuni del territorio, prime tappe – nella giornata di oggi – i Comuni di Alzate Brianza e Mariano Comense: qui sono stati consegnati i pacchi con i primi 240, direttamente dal presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi. La delegazione di Coldiretti è stata ricevuta questa mattina ad Alzate Brianza dal sindaco Mario Anastasia e dall’assessore ai servizi sociali Daniela Maroni; nel pomeriggio, invece, tappa a Mariano Comense, con il sindaco Giovanni Alberti e il vice Andrea Ballabio. Nei prossimi giorni, i pacchi verranno consegnati anche in Alto Lago, nel Lario Occidentale e in provincia di Lecco.

I pacchi solidali contengono prodotti made in Italy di qualità: succhi di frutta, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio extra vergine d’oliva. Un segno di vicinanza che gli agricoltori hanno voluto portare a chi è rimasto indietro a causa dell’emergenza dovuta alla pandemia.

“Col Covid si è estesa la fascia di popolazione in difficoltà”

“Con il Covid – commenta il presidente di Coldiretti Como Lecco Trezzi – si è purtroppo estesa la fascia di popolazione con difficoltà economiche e anche nelle due province sono aumentati bisogni e richieste soprattutto di beni alimentari. Le famiglie bisognose, in alcuni Comuni, sono quasi raddoppiate E’ un fatto che l’emergenza sanitaria, con le conseguenti prescrizioni che sono state adottate e sono tutt’ora in vigore per limitare la diffusione del virus, si è sia trasformata anche in emergenza economica come, purtroppo, possiamo toccare con mano anche in valle”.

Una crescita del disagio sociale che ha coinvolto fasce prima estranee al fenomeno, “ed in particolare piccoli commercianti e lavoratori autonomi, ma anche i numerosi lavoratori stagionali che quest’anno si sono trovati senza lavoro per il blocco della stagione turistica invernale”.

“E’ un impegno – aggiunge Trezzi – che abbiamo preso con la nostra comunità: quello di essere vicini alle persone che più duramente pagano il prezzo della crisi che stiamo vivendo. Con la seconda ondata di contagi e le nuove chiusure, tante famiglie si sono trovate in una condizione di precarietà. Ed è dovere di ciascuno di noi fare la propria parte, ognuno per quello che può. Nel contempo, scegliendo e donando prodotti dell’agricoltura italiana, sosteniamo il lavoro degli agricoltori del nostro territorio, che con tenacia tengono fede all’impegno di garantire cibo per tutti”.

Siamo convinti che l’Italia e, in particolare, le nostre province altolombarde, “debbano e possano ripartire proprio dai campi, dal lavoro degli agricoltori, che sono in prima linea per rispondere ai bisogni delle famiglie e di chi purtroppo è rimasto indietro per colpa della pandemia. E’ questa anche l’occasione per sottolineare il prezioso impegno delle parrocchie, di tanti Comuni, di tante realtà solidali che con il loro quotidiano servizio danno risposte vere e concrete ai bisogni della nostra gente. Gli agricoltori della Coldiretti sono, con orgoglio, al loro fianco”.

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