Celebrati i funerali di De Fazio, la vittima della sparatoria di Olginate
Il parroco don Matteo: "Questa morte violenta è come un black out che arriva improvviso e ci lascia nella paura"
Celebrati nel primo pomeriggio di quest’oggi, sabato 19 settembre, a Olginate i funerali di Salvatore De Fazio, il 47enne ucciso nella sparatoria avvenuta domenica scorsa, 13 settembre, nella frazione di Santa Maria.
In chiesa le esequie di De Fazio
A concelebrare le esequie è stato il parroco del paese, don Matteo Gignoli. Al suo fianco, sull’altare, don Andrea Mellera. Tutti occupati i posti a sedere all’interno della parrocchiale, contingentati dalle misure di prevenzione Covid-19. Decine le persone che hanno seguito la funzione funebre dal sagrato, sotto gli ombrelli aperti per ripararsi da una improvvisa pioggia. Straziante il dolore al quale i famigliari di Salvatore De Fazio – la moglie Antonella, i tre figli, la madre Rosa arrivata dalla Calabria insieme ad altri congiunti – hanno dato voce più volte durante la celebrazione.
L’omelia di don Matteo
“Quando la morte entra nella nostra vita la percepiamo sempre con fatica. E oggi il dolore è ancora più forte, perché quella di Salvatore è stata una morte violenta, che ha dentro tutto il peso della mancanza di senso” ha detto il sacerdote nel corso della sua omelia. “Siamo senza parole per quanto accaduto. A volte pensiamo che certe cose succedano solo nei film, ma questo evento ha toccato violentemente la nostra vita, i nostri affetti” ha proseguito don Matteo. “Mi viene in mente un’immagine che descrive bene questo momento: un black-out che arriva improvvisamente. Succede e basta, facendo nascere nel nostro cuore il sentimento della paura. Domenica il buio è entrato prepotente nella vita di questa famiglia, di tutti noi. Tanto da non sapere più cosa fare”.
Il ricordo dei nipoti
Dal pulpito, al termine della cerimonia religiosa, ha preso la parola una nipote, a nome di tutta la famiglia: “Ciao zio, non ci sono parole per esprimere il nostro dolore. te ne sei andato lasciando un vuoto dentro di noi che nessuno colmerà mai più. Sei stato uno zio spettacolare. Hai sempre messo la famiglia al primo posto. Perché, come dicevi tu, noi siamo il tuo sangue. Ci mancheranno i tuoi slanci valorosi e spontanei. Eri un uomo pieno di vita. Grazie per esserci sempre stato per noi”.
Carabinieri all’esterno del cimitero
Le esequie sono quindi proseguite con la sepoltura al cimitero comunale. All’esterno della cinta muraria e in prossimità degli ingressi dal camposanto, i Carabinieri in divisa, che hanno presidiato a garanzia dell’ordine e della sicurezza dei partecipanti. Chiusa al traffico anche la via principale davanti alla chiesa, dove hanno stazionato diverse pattuglie dell’Arma.