Il piccolo Pinot è salvo

Bocconi avvelenati nel giardino di una casa: "Volevano uccidere il mio cane"

E' successo nei giorni scorsi in una villetta di Bernareggio

Bocconi avvelenati nel giardino di una casa: "Volevano uccidere il mio cane"
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Se non fosse stato per la prontezza di riflessi del suo padrone, oggi staremmo sicuramente parlando di una tragedia senza senso. E invece, come scrive Primamonza.it, nonostante qualche giorno di terapia, il piccolo cane Pinot è fortunatamente vivo. Ma ci è mancato veramente poco.

Bocconi avvelenati nel giardino di casa

Colpa di una serie di bocconi di carne ripieni di veleno per topi, che qualche folle (perché altro termine non esiste...) ha pensato male di gettare all’interno del giardino privato di una villetta di via Vezzani, a Bernareggio.

A denunciare l’accaduto è il padrone di Pinot, che ha letteralmente salvato la vita del suo fidato amico a quattro zampe strappandogli dalla bocca le polpette avvelenate:

"Il nostro cane vive in casa e si sposta in giardino solo per fare i bisogni - spiega il proprietario - Io lo accompagno per assicurarmi innanzitutto che non dia fastidio ai vicini, ma anche per verificare che sia tutto in ordine. Anche sabato notte, intorno alla 1.30, ho fatto la stessa cosa. A un certo punto però vedo che si accuccia e che stringe qualcosa in bocca: mi avvicino e noto che sono dei bocconi con qualcosa di colorato in mezzo. Glieli ho tirati fuori dai denti d’istinto. E meno male".

Il cane Pinot salvato per un soffio

Già, perché una volta gettati a terra, i bocconi svelano il proprio diabolico contenuto: veleno per topi, letale ovviamente per un cane:

"L’ho portato immediatamente dal veterinario - prosegue - Fortunatamente il dottore ha certificato che non ci fosse stata alcuna grave conseguenza sull’animale, ma siccome aveva già addentato le polpette sarebbe stato meglio sottoporlo a un ciclo di terapie a base di vitamina K. E così abbiamo fatto fino all’altro giorno".

Lieto fine, insomma, anche se resta l’ombra di un episodio inquietante e a dir poco assurdo.

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