Baby gang davanti al giudice per l'interrogatorio
Si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha reso dichiarazioni spontanee
Baby Gang, ovvero Zaccaria Mouhib il rapper 21enne di Lecco arrestato all'alba del 7 ottobre 2022 accusato di aver partecipato ad una rissa a Milano in cui sono stati gambizzati due ragazzi di origini senegalesi è comparso ieri, lunedì 10 ottobre 2022, davanti al Gip Guido Salvini del Tribunale di Milano per l'interrogatorio. Difeso dall'avvocato Nicolò Vecchioni, si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha fornito spontaneamente una propria versione dei fatti
Baby Gang davanti al giudice racconta la sua versione
Baby Gang è accusato come atri 10 giovani finiti nell'inchiesta di lesioni, rapina aggravata e porto abusivo di arma da sparo a seguito della rissa avvenuta la notte tra il 2 e il 3 luglio scorso in via Alessio di Tocqueville
Davanti al giudice, durante le sue dichiarazioni spointanee Avrebbe innanzitutto ammesso di girare armato. Un scelta la sua motivata come esigenza di difesa personale anche perchè un paio di settimane prima era stato ferito l'amico Simba. (Proprio la scorsa settimana sono stati arrestati i presunti autori del tentato omicidio di Simba la Rue, avvenuto in un parcheggio di via Aldo Moro a Treviolo in provincia di Bergamo, precisamente alle tre della notte tra il 15 e 16 giugno 2022.)
Non solo ma Baby Gang avrebbe ammesso sì di aver partecipato al pestaggio, ma di non aver sparato. Per altro i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona non lasciano spazio a dubbi sulla presenza e il ruolo attivo nella rissa: ben visibile un fotogramma in cui Baby Gang impugna una pistola. Mouhib avrebbe però sostenuto che non su trattava della sua arma, bensì di una scacciacani.
Avrebbe inoltre sostenuto con il giudice che a scatenare la violenza sarebbero stati inizialmente i due giovani senegalesi che sono stati poi gambizzati.