Assolto Vittorio Farina nel "Caso mascherine": confermata la correttezza dell'operato
"Nessun illecito, il fatto non sussiste: si mise a disposizione della collettività"

Assoluzione per Vittorio Farina: "Nessun illecito"
Il noto imprenditore nel settore grafico-editoriale e azionista del gruppo Netweek Vittorio Farina è stato assolto dalle accuse di frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata. La sentenza afferma chiaramente che il fatto non sussiste.
L’inchiesta, promossa dalla Guardia di Finanza e riguardante la fornitura di 5 milioni di mascherine FFP2 e oltre 400.000 camici alla Regione Lazio durante l'emergenza sanitaria, ha portato a una piena assoluzione anche per gli altri indagati, tra cui Andelko Aleksic e Domenico Romeo.
I rapporti con Arcuri e il ruolo strategico di Farina
Farina è stato prosciolto anche dall’ipotesi di traffico di influenze illecite legata ai contatti con Domenico Arcuri, allora commissario straordinario per l’emergenza Covid. Arcuri, va precisato, non è mai stato indagato nel caso.
Secondo quanto riportato da testate come La Repubblica, l’accordo da 22 milioni di euro risultava perfettamente regolare. Farina, forte di una conoscenza pluridecennale del mercato cinese, ha avuto un ruolo determinante nel reperire e far arrivare rapidamente dispositivi di protezione in Italia nei momenti più drammatici dell’emergenza.
Un impegno costante per la salute pubblica
Come insomma riportato da altri quotidiani, tra cui La Repubblica, l’affare di Vittorio Farina da 22 milioni “era regolare".
“Farina ha agito per spirito di servizio nei confronti della collettività, contribuendo in prima linea alla gestione dell’emergenza sanitaria”, ha dichiarato Salvatore Sciullo, legale dell’imprenditore, in un’intervista al quotidiano Il Tempo.
L'attenzione alla salute non è una novità per Vittorio Farina, da anni vicino a iniziative benefiche e sociali. Già nel dicembre 2019, assieme al fratello Mario Farina, aveva promosso un evento benefico in collaborazione con la Onlus Cancro Primo Aiuto, attiva proprio nella Brianza monzese.
Cancro Primo Aiuto: una presenza solidale nella Brianza monzese
L’associazione Cancro Primo Aiuto, con sede operativa nella Brianza monzese, rappresenta da anni un punto di riferimento per il supporto ai malati oncologici e per la promozione della salute. La serata, svoltasi presso Villa Walter Fontana a Capriano di Briosco (MB), è stata l’occasione per far conoscere al pubblico e alle istituzioni le numerose attività della Onlus.
Hanno preso parte all’evento figure di spicco come Matteo Salvini e il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, quest’ultimo anche Presidente Onorario dell’associazione guidata dal presidente Flavio Ferrari.
Questa collaborazione tra imprenditoria e terzo settore, maturata nella Brianza monzese, è la testimonianza concreta di un impegno sociale radicato e continuativo.