Sportello immigrati

"Associazione Ale G.": un bilancio più che positivo nel 2020

Lo scorso anno sono state ben 460 le persone che si sono rivolte agli sportelli

"Associazione Ale G.": un bilancio più che positivo nel 2020
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Il 2021 è cominciato da circa un mese e l'Associazione Ale G. di Lomagna ha voluto fare un bilancio dello scorso anno per quanto concerne il servizio degli "sportelli immigrati".

"Associazione Ale G.": un bilancio più che positivo nel 2020

"Da oltre vent’anni, l’associazione ALE G. gestisce lo “sportello immigrati” a Lomagna: un punto di riferimento indispensabile per le persone immigrate che devono avere un documento di ingresso e di soggiorno in Italia. Da sedici anni, lo sportello immigrati, in accordo con i Comuni interessati, è stato organizzato anche a Osnago, a Paderno D’Adda, a Calco - recita un comunicato diffuso dall'associazione -  Sono migliaia le persone immigrate che si sono rivolte ai nostri sportelli: per il permesso di soggiorno, per la carta di soggiorno, per i ricongiungimenti familiari, per il decreto flussi (che un tempo consentiva l’ingresso regolare in Italia di molti immigrati), per la cittadinanza.

Le colonne portanti di questo servizio sono i due mediatori culturali, operatori degli sportelli: con loro le persone immigrate hanno stabilito un rapporto di fiducia, con loro hanno “fatto” i documenti per l’intera famiglia, a loro si rivolgono per dei problemi e per dei consigli.

Gli operatori sono sempre affiancati da volontari, importanti per un adeguato servizio: ai volontari è affidato il compito di registrare i dati degli utenti, di fornire una prima indicazione sui documenti necessari per una determinata pratica, di compilare i bollettini postali (sempre il rinnovo del permesso ha un costo per gli immigrati), di scannerizzare i documenti da allegare. I volontari presso gli sportelli sono tre, due donne e un uomo. Il finanziamento di questa attività è stato assicurato, per anni, da Retesalute; per l’anno 2020 il contributo ha coperto un quarto dei costi".

Oltre 450 persone agli sporttelli

"L’emergenza sanitaria dovuta al Covid 19 ha naturalmente influito sull’attività: dall’inizio di marzo 2020 l’attività degli sportelli è stata sospesa. Dalla metà di maggio, l’attività degli sportelli immigrati è ripresa, soltanto nella sede di Lomagna nei giorni: martedì e giovedì pomeriggio con l’operatrice Eglantina Pollozi; il sabato mattina con l’operatore Ass Casset - spiega il messaggio del sodalizio -  Abbiamo introdotte le dovute precauzioni: su appuntamento, 1 persona alla volta, con il gel per le mani, la mascherina, con i separatori in plexiglas, usando i diversi spazi della sede per il distanziamento fisico. Purtroppo, dal 5 novembre 2020, la Lombardia è divenuta “zona rossa”. Abbiamo allora, di nuovo, sospeso l’attività per il mese di novembre per riprenderla nel mese di dicembre. Queste interruzioni hanno, naturalmente, influito sul numero degli utenti. Il numero complessivo, pur inferiore a quello degli anni precedenti, è però rilevante: 460 persone si sono rivolte agli sportelli. Una breve lettura dei dati, relativi alle 460 persone".

I dati

"Molte di queste persone hanno il permesso di soggiorno: 202 persone, di cui 73 per lavoro subordinato e 106 per famiglia - specifica il comunicato -  Ben 183 persone hanno la carta di soggiorno (documento a tempo indeterminato, che non richiede più il rinnovo). 66 persone sono già cittadini italiani.

Per quanto riguarda l’età:  6,3  persone su dieci hanno meno di 40 anni (289); soltanto 1,8 persone su dieci hanno più 51 anni.

Paesi di provenienza:  i Paesi di provenienza vedono ai primi posti: Albania (158 persone), Senegal (75), Marocco (58 persone), India (14), ), Burkina Faso (13), Bangladesh (12), Costa D’Avorio (12), Ecuador (11), Peru (10). Queste provenienze riflettono la composizione dei cittadini migranti residenti nel nostro territorio.

Per quanto riguarda l’occupazione: il 51% di queste persone ha un lavoro a tempo indeterminato (236 persone), il 7% ha un lavoro a tempo determinato (32), l’8% è disoccupato (36 persone), il 20% sono casalinghe (92 persone), il 7% è studente (30).

Titolo di studio: la maggior parte delle persone (263) ha la licenza di scuola media inferiore; il 20% ha un diploma di scuola media superiore (92 persone, 6 di queste hanno conseguito il diploma in Italia); 30 persone hanno la laurea (4 persone l’hanno conseguita in Italia).

Rispetto alla casa: il 63% ha un’abitazione in affitto e ben il 30% ha una casa di proprietà, anche se acquistata con grandi sacrifici e indebitamenti.

Rispetto ai servizi erogati: la principale attività riguarda l’assistenza per i documenti necessari all’arrivo e alla permanenza in Italia (permesso di soggiorno e carta di soggiorno).

162 persone hanno rinnovato il permesso di soggiorno; 75 persone hanno chiesto (o aggiornato) la carta di soggiorno di lunga durata: non avranno più bisogno di rinnovare periodicamente il permesso per restare in Italia".

La richiesta di cittadinanza

"Un dato importante riguarda la richiesta di cittadinanza: complessivamente 41 persone hanno inoltrato online la richiesta di cittadinanza, avendo maturato più di 10 anni di presenza ininterrotta in Italia e dimostrando di avere un reddito sufficiente. Dovranno aspettare qualche anno ma, al termine dell’istruttoria, diventeranno a tutti gli effetti cittadini italiani. Con loro anche i figli, con età inferiore ai 18 anni, presenti in Italia - sottolinea il documento -  L’anno 2020 è stato caratterizzato dalla sanatoria (emersione dal lavoro irregolare) per immigrati presenti in Italia. A maggio 2020 infatti, è stato emanato il decreto che prevedeva la sanatoria per alcuni rapporti di lavoro. Da parte nostra ci siamo impegnati per far cogliere, a persone presenti in Italia senza permesso, questa opportunità di regolarizzazione.  Dallo sportello sono state inviate 92 richieste, per la maggior parte per regolarizzare colf (lavoro domestico) oltre ad alcune badanti".

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