In carcere

Arrestato finto rifugiato politico ricercato per violenza sessuale in Germania

L'uomo aveva finto di stare male per indurre la sua ex a soccorrerlo ma quando era entrata in casa lui l'aveva sequestrata e spogliata con la violenza

Arrestato finto rifugiato politico ricercato per violenza sessuale in Germania
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Arrestato finto rifugiato politico ricercato per violenza sessuale in Germania. Ieri, lunedì 1 marzo 2021, a far scattare le manette intorno ai polsi dell'uomo, M.A., nato nel 1994, di nazionalità pakistana, sono stati gli uomini della  Squadra Mobile  della Questura di Lecco che hanno ha dato esecuzione ad un mandato di arresto europeo.

Arrestato finto rifugiato politico ricercato per violenza sessuale in Germania

L'uomo, nel maggio dello scorso anno, usando una falsa identità,  si era presentato all'Ufficio Immigrazione di  di Lecco per presentare  richiesta di asilo politico. In attesa delle determinazioni della Commissione per i rifugiati, il giovane era stato accolto in una struttura di accoglienza del Lecchese. Peccato che sul  suo capo pendesse un mandato di cattura internazionale. Infatti grazie alla cooperazione tra le forze di polizia dell’Unione Europea, la Germania aveva diramato una nota con la recente sentenza di condanna a 5 anni di carcere proprio nei confronti di M.A.

La brutale aggressione alla ex

L'uomo,  nel febbraio del 2019, a Stoccarda, fingendo di aver bisogno di aiuto dopo essere stato colpito di un malore, aveva indotto la sua ex compagna a soccorrerlo nella sua abitazione. La vittima, pensando di trovare l’uomo in gravi condizioni di salute, era entrata  nel suo appartamento, ma era stata sequestrata e spogliata dal suo aguzzino, che voleva violentarla. Dopo attimi concitati e di resistenza, la donna era riuscita a fuggire e a dare l’allarme.  A seguito delle indagini il violento era stato  riconosciuto colpevole ma era riuscito a scappare dalla Germania. Arrivato in Italia senza documenti e, fornendo un’altra identità, aveva quindi richiesto l'asilo politico.   

I dati biometrici del giovane condannato in Germania, inseriti negli appositi software dell’Unione Europea, hanno avuto pieno riscontro con quelli del richiedente asilo a Lecco. Lo S.C.I.P. – Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza – appena ottenuto il  riscontro, ha immediatamente allertato la Questura di Lecco per individuare malvivente e assicurarlo così alla giustizia, per la successiva estradizione in Germania.

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