Il caso

Accuse di maltrattamenti in classe, scuola sotto indagine

Il dirigente difende l'Istituto "Non c'è alcun fondamento di verità"

Accuse di maltrattamenti in classe, scuola sotto indagine
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Si indaga su presunti maltrattamenti  in classe a danno di un alunno  della scuola primaria di Verano Brianza dopo la denuncia da parte dei genitori del ragazzino. Il giudice delle indagini preliminari a dicembre ha rigettato la richiesta di archiviazione e ha disposto un supplemento di indagini. Nel frattempo il dirigente scolastico difende il buon operato dell’Istituto.

La denuncia dei familiari

Dirigente scolastico e insegnanti della primaria di Verano  sono finiti al centro di una indagine, dopo la denuncia presentata dalla famiglia di un alunno, con disabilità, per maltrattamenti in classe.
Come racconta primamonza.it, il bambino con qualche problema di apprendimento e comportamentale, sarebbe stato, secondo la dichiarazione dei familiari - in più occasioni - vittima di atteggiamenti sopra le righe da parte delle maestre e del preside, forme di abusi emotivi, psicologici e sembrerebbe anche dell’uso della forza, per tenerlo a bada durante le lezioni.

Il gip chiede un approfondimento di indagini

Gli episodi risalirebbero allo scorso anno, ma solo ora se ne è avuto notizia, poichè poche settimane fa, si è svolta l’udienza. Una situazione, dai contorni molto delicata ancora da definire in tutti gli aspetti procedurali, che è finita in tribunale dopo la denuncia dei genitori.
Ad inizio dicembre infatti, il 5, si è svolto il primo dibattimento, durante il quale il gip ha respinto la richiesta di archiviazione e ha richiesto un approfondimento di indagini con il Codice rosso, ovvero con la misura che prevede l'introduzione di una corsia veloce e preferenziale per le denunce e le indagini riguardanti casi di violenza. L’intento del giudice è infatti quello di chiarire meglio i contorni della vicenda.

«C’è una denuncia per maltrattamenti con il codice rosso - ha spiegato l’avvocato Patrizio Lepiane con studio a Monza, che difende la famiglia veranese - è stata registrata una notizia di reato nei confronti della scuola, dirigenza e insegnanti. Il giudice per le indagini preliminari ha rigettato la richiesta di archiviazione, disponendo ulteriori indagini, applicando il codice rosso, fatto che per noi è molto positivo. La decisione del giudice è abbastanza significativa, disponendo questo provvedimento ha quindi stabilito che vengano fatti approfondimenti in tempi brevi, circostanza che rappresenta un segnale importante anche per la famiglia».

Si procederà dunque con ulteriori indagini ed è stato fissato anche il termine entro cui tali altre indagini devono essere svolte.
Si andrà nuovamente in udienza il 17 gennaio e in questa occasione il magistrato deciderà se archiviare oppure rinviare a giudizio.

Il dirigente difende la scuola

Nel frattempo il dirigente  Giuseppe Scaglione «difende» l’operato delle insegnanti e il buon nome dell’istituto.

«La vicenda che viene riportata all’attenzione pubblica non ha alcun fondamento di verità, tanto da essere stata oggetto di richiesta di archiviazione da parte del Pubblico Ministero, a seguito delle indagini svolte dai Carabinieri di Verano- Entrambi gli organi hanno esplicitamente escluso che potessero sussistere elementi di colpevolezza a carico di alcuno degli indagati - ha ribadito Giuseppe Scaglione - L’istituto scolastico ed il personale ingiustamente coinvolto non possono che confidare nell’ottimo lavoro svolto dalla Magistratura, sul cui operato si nutre la massima fiducia».

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