Merate

Accusa l'ex di violenza sessuale ma in realtà è lei a perseguitarlo: 38enne finisce in manette

Da presunta vittima la donna si è rivelata... "carnefice"

Accusa l'ex di violenza sessuale ma in realtà è lei a perseguitarlo: 38enne finisce in manette
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Accusa l'ex di violenza sessuale ma in realtà è lei a perseguitarlo: 38enne finisce in manette. Una vicenda che ha dell'incredibile quella avvenuta a Merate culminata, nei giorni, con l'arresto della donna che ora si trova ai domiciliari. Le accuse nei suoi confronti sono quelle di  calunnia aggravata, danneggiamento, diffamazione ed atti persecutori.

Accusa l'ex di violenza sessuale ma in realtà è lei a perseguitarlo: 38enne finisce in manette

Tutto è iniziato nel maggio dello scorso anno quando la donna, B.M. le sue iniziali, si è recata dai Carabinieri per sporgere querela per violenza sessuale ed atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzato. Subito le forze dell'ordine si sono mosse per ricostruire i fatti e già nella fase iniziale dell'inchiesta sono emerse gravi incongruità nei racconti della presunta vittima.

I militari sono andati a fondo e hanno acquisito elementi probatori che, anziché confermare la versione della donna, sono risultati in realtà diametralmente opposti a quanto formalmente denunciato.

A quel punto sono scattati  ulteriori accertamenti per approfondire ogni dettaglio della delicata vicenda: accertamenti che  hanno fatto emergere che  da tempo la donna perseguitava l’ex fidanzato con danneggiamenti dell’auto. Non solo ma la presunta vittima si era anche spinta a diffamare il presunto carnefice  attraverso la diffusione di cartelli con scritte denigratorie. Il tutto fino apputnto alla falsa  denuncia alle autorità per violenza sessuale. 

Una volta raccolti gli elementi i Carabinieri di Merate hanno quindi  dato esecuzione alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti della donna emessa lo scorso 20 gennaio  2021 dal Giudice per le indagini Preliminari  Tribunale di Lecco, su richiesta Pubblico Ministero Andrea Figoni. 

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