A Merate ci sono oltre trenta colonie feline: il racconto di chi se ne prende cura
Elena Sartori: "Si crede che il gatto sia un animale selvatico, ma non è così".
Sono oltre la trentina le colonie feline nella città di Merate. E' un dato curioso e interessante, quello comunicato dall'Enpa di Merate, che se ne prende cura con una nutrita "squadra" di volontari.
Il grande impegno dell'Enpa
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Presenze discrete e spesso invisibili: i gatti di colonia sono a tutti gli effetti abitanti dei nostri paesi. Solo nella città di Merate le colonie feline censite sono circa 33: si tratta tuttavia di una stima variabile, dal momento che alcune di queste sono interamente gestite dai privati e, dunque, sfuggono alle statistiche delle associazioni. Le stime raccontano di un migliaio di gatti liberi sul territorio della provincia, ma si tratta di un numero arrotondato per difetto, dal momento che il censimento delle colonie feline è un lavoro estremamente complesso. «Il compito della gestione delle colonie feline è uno dei più onerosi per le associazioni animaliste», spiega Elena Sartori, referente del progetto per la sezione meratese dell’Ente Nazionale Protezione Animali.
Come si gestiscono le colonie feline
Ma come si gestisce una colonia felina? «Il primo passo è quello della cattura degli animali. I gatti che compongono le colonie feline sono in maggioranza animali nati liberi, ma non mancano i casi di mici abbandonati che si aggregano ad una colonia in cerca di cibo. Per la cattura abbiamo a disposizione diverse tipologie di trappole, adatte a gestire le situazioni più disparate. Catturare un gatto di colonia non è un compito facile: si tratta di animali estremamente forastici che non si lasciano avvicinare». Una volta acciuffati, i gatti sono inviati alla sezione locale dell’Agenzia di Tutela della Salute che provvede alla sterilizzazione. «La degenza è invece gestita nella nostra sede. I mici, dopo l’intervento, hanno bisogno di un periodo di ricovero di circa tre giorni. Infine, quando i gatti si sono ripresi vengono reimmessi nella loro colonia».
Ridurre nascite e malattie
Il monitoraggio costante dei gatti consente, da un lato, di ridurre il numero delle nascite e, dall’altro, di limitare la diffusone delle malattie tra gli animali. «È fondamentale sterilizzare i gatti di colonia al fine di evitare la nascita di cuccioli. I mici, se sterilizzati e nutriti adeguatamente, hanno un’aspettativa di vita che si aggira attorno ai dieci anni». Ma affinché i gatti possano trascorrere un’esistenza tranquilla è necessaria la collaborazione dei volontari che se ne prendono cura con tanta passione. «Ciascuna colonia è seguita da una persona che se ne occupa quotidianamente, monitorando lo stato di salute dei gatti e fornendo loro del cibo». La collaborazione diretta con i referenti è fondamentale anche per accrescere la consapevolezza del benessere degli animali. Ancora troppo spesso, infatti, il gatto è erroneamente considerato come un animale selvatico, in grado di cavarsela da solo anche in un contesto urbano. «Ma non è così. E anzi: se le colonie vengono gestite e seguite correttamente si evitano frizioni coi residenti e si limita significativamente il fenomeno del randagismo felino».