A cambiare è stato il nome della società ma secondo la Prefettura... solo quello. Nuova interdittiva antimafia per la pizzeria
Il prefetto: "Le caratteristiche della criminalità che opera nel lecchese sono, innanzitutto, la mimetizzazione ed il camaleontismo"

A cambiare è stato il nome della società ma secondo la Prefettura... solo quello. Il Prefetto di Lecco Castrese de Rosa ha emesso una nuova interdittiva antimafia nei confronti della società di Vanessa Alcaro subentrata nella conduzione della Pizzeria Beatles di Galbiate, già destinataria di un in analogo provvedimento.
A cambiare è stato il nome della società ma secondo la Prefettura... solo quello. Nuova interdittiva antimafia per la pizzeria
La pizzeria di Sala al Barro, originariamente gestita dalla società Luce della famiglia Alcaro, a sua volta imparentata con la famiglia Trovato, era stata chiusa nel giugno del 2020 al temine di lunghe indagini che avevano ricostruito "la stretta vicinanza della società agli ambienti mafiosi, quale elemento indiziario di permeabilità dell’impresa alla criminalità organizzata".
A distanza di poco meno di un anno le indagini del gruppo interforze, composto da rappresentanti della Direzione Investigativa Antimafia, Questura, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza hanno consentito di ricostruire che l’impresa individuale di Vanessa Alcaro "rappresenta di fatto una continuazione della Luce srl con una operazione di cosmesi societaria finalizzata di fatto ad eludere fraudolentemente il provvedimento inibitorio legittimamente emesso nei confronti della predetta società".
Il Prefetto Castrese del Rosa
"Come ho già avuto modo di dire, salvaguardare l’economia legale dalle infiltrazioni della criminalità organizzata rappresenta un obiettivo prioritario. Le caratteristiche della criminalità che opera nel lecchese sono, innanzitutto, la mimetizzazione ed il camaleontismo. Si tratta di una criminalità organizzata che, seppur silente, inquina il mercato, altera gli equilibri, semina germi di illegalità in un tessuto produttivo solido e alla fine lo indebolisce, incrinando il clima di fiducia tra gli operatori”.