25 aprile, la celebrazione a Solza FOTO
Questa mattina il sindaco Carla Rocca ha tenuto il suo discorso, trasmesso anche online.
Un 25 aprile diverso dal solito. La celebrazione si è tenuta questa mattina a Solza con mascherine e senza la partecipazione dei cittadini.
Il 25 aprile di Solza
Insieme al sindaco Carla Rocca erano presenti don Cristian Belotti, Simone Biffi in rappresentanza della Pro loco e l'assessore Alessia Patanè. Il lungo discorso del sindaco è stato trasmetto in streaming, in modo che tutti i cittadini potessero partecipare virtualmente alla giornata della liberazione.
Il discorso di Carla Rocca
"Il 25 aprile di 75 anni fa, le nostre strade erano invase di gente festante che si abbracciava esultando: la guerra era finita, l’Italia Liberata dai nazifascisti.
Una differenza enorme rispetto alla nostra situazione: noi oggi siamo chiusi dentro le nostre case, noi da mesi abbiamo rinunciato alla nostra libertà.
Eppure esiste un parallelo: anche la nostra scelta di sacrificio personale è per il bene collettivo, non credo che da 75 anni a oggi ci sia mai stata un’altra prova come questa, in cui ci sia stato un sacrificio collettivo di tutta la Nazione per un fine comune, sconfiggere il virus, liberarci dalla paura del contagio.
Vi devo ringraziare tutte e tutti concittadini Solzesi, avete dato prova di senso civico, vi siete comportati in maniera ineccepibile: con questo sforzo siamo riusciti a contenere il contagio a limitare i morti che pure ci sono stati. Alle famiglie che hanno perso i propri cari va un pensiero di vicinanza per il loro dolore.
Eppure dobbiamo interrogarci del perché siamo arrivati qui a dover sospendere la libertà personale, forse perché ci illusi “di poter restare sani in un mondo malato”: le potenti parole di Papa Francesco squarciano il buio e con la verità illuminano le nostre vite.
Dobbiamo ricominciare, la vita trova sempre nuove forme per andare avanti e così noi dobbiamo trovare nuove vie, abitudini nuove e soprattutto più rispettose dell’ambiente e del nostro pianeta, perché la battaglia che stiamo vivendo riguarda l’intero pianeta.
Siamo chiamati a liberare il pianeta dal male e siamo chiamati a prenderci cura gli uni degli altri. Pensavo a quante persone si sono volontariamente messe in quarantena per proteggere la collettività, lo hanno fatto spontaneamente, per senso civico: l’insegnamento più grande che ci ha lasciato il 25 aprile del 1945 è che nessuno si salva da solo. Dobbiamo mantenere vivo questo patrimonio di senso del collettivo per poter ricominciare a vivere, non sarà un vaccino a salvarci ma il nostro senso civico.
Come 75 anni fa, anche noi abbiamo i nostri partigiani in prima linea a combattere: sono i nostri medici e infermieri e a loro va il nostro grazie.
Anche noi a casa abbiamo genitori e nonni anziani, che spesso sono soli e sanno che dovranno restarci per molto tempo ancora. E poi i nostri piccoli grandi eroi: le bambine e i bambini, che con una pazienza enorme stanno sopportando tutto questo con una maturità che fa invidia agli adulti. In questa emergenza che ci ha stravolto la vita, si sono subito adeguati alle necessità superiore quella di proteggere tutti dal virus. In questa difficile circostanza, stiamo tutti facendo la nostra parte: come ci insegna la storia della Resistenza, uniti di si vince.
Viva l’Italia Libera Viva la Resistenza"
La Sindaca Carla Rocca