Word Swift Day ad Arlate: tra storia, natura e rondoni da salvare
Un piccolo borgo, grandi ali: ad Arlate si celebra il ritorno dei rondoni e si riflette su come proteggerli.

Neppure qualche goccia di pioggia ha scoraggiato le numerose persone che sabato 7 giugno 2025 si sono date appuntamento ad Arlate di Calco per celebrare il Word Swift Day, la Giornata Internazionale del Rondone.
Word Swift Day ad Arlate: tra storia, natura e rondoni da salvare
L'iniziativa, ospitata in una delle frazioni più suggestive del territorio, è stata occasione per unire conoscenza naturalistica e valorizzazione storica. Un esperto locale ha introdotto i partecipanti alle vicende storiche del borgo, mentre i soci del CROS Varenna hanno offerto un’approfondita panoramica sulla vita dei rondoni: affascinanti uccelli migratori che ogni estate tornano a condividere i nostri cieli.
Uno dei momenti più suggestivi si è svolto nel parco di Villa Strigelli, eccezionalmente aperto per l’occasione grazie alla disponibilità delle famiglie proprietarie. Qui i partecipanti hanno potuto osservare i rondoni in volo e assistere al loro ingresso nei nidi, incastonati tra le aperture superiori della Torre Rondonaria. “I proprietari, custodi attenti e consapevoli, consentono ai rondoni di riprodursi indisturbati – spiegano gli organizzatori – in contrasto con un passato in cui questi uccelli venivano catturati per necessità alimentari”.
La serata si è conclusa con un momento di riflessione dedicato alle minacce che oggi incombono sulla specie. In Europa, la popolazione dei rondoni è calata del 25% negli ultimi 30 anni. Una delle cause principali? La ristrutturazione degli edifici che, nel tentativo di allontanare i piccioni, finisce spesso per eliminare anche tutte le cavità e gli anfratti utili ai rondoni per nidificare.
Eppure, esistono soluzioni semplici: piccoli accorgimenti architettonici e normative mirate possono garantire la coesistenza con i rondoni – utilissimi alleati nella lotta contro zanzare e mosche, di cui si nutrono in grande quantità – senza aumentare la presenza di piccioni.
Da due anni, il CROS Varenna sta lavorando alla mappatura delle colonie di rondoni nei centri urbani della provincia di Lecco. Un vero e proprio “catasto degli edifici vivi”, messo a disposizione delle amministrazioni comunali per agevolare la pianificazione di interventi in ottica di salvaguardia ambientale.
Un esempio concreto arriva da città come Milano, Bergamo e Varese, dove specifici regolamenti tutelano rondini e rondoni durante le ristrutturazioni. “Ci auguriamo che anche Lecco e gli altri comuni della provincia – concludono gli organizzatori – possano seguire questa strada. È una scelta di civiltà”.



