Votiamo tutti il traghetto di Imbersago al concorso del Fai, basta un clic!
L'imbarcazione che collega il Meratese con Villa d'Adda è candidata ai Luoghi del cuore: arrivare tra i primi significherebbe ottenere fondi da investire nella valorizzazione del nostro territorio
Cittadini meratesi e bergamaschi (ma non solo...), a raccolta. C'è una piccola ma preziosa missione da compiere, ovvero votare il traghetto di Imbersago nel concorso dei Luoghi del cuore del Fai.
E' semplicissimo, basta cliccare QUI ed esprimere la propria preferenza: come hanno spiegato ieri il sindaco e il presidente della Pro Loco, riuscire a entrare nelle prime posizioni in classifica permetterebbe di ottenere importanti fondi che verrebbero ovviamente investiti nella valorizzazione dell'imbarcazione leonardesca e nello sviluppo del turismo delle sponde del fiume Adda.
Traghetto di Imbersago candidato ai Luoghi del cuore del Fai
A presentare la candidatura nella serata di ieri, giovedì, sono stati il sindaco Fabio Vergani, il presidente della Pro Loco Fabio Mapelli oltre ad alcuni rappresentanti di Amministrazione c0munale e tessuto associativo di Imbersago.
"È un progetto che nasce dopo aver notato il forte interesse delle persone che hanno risposto con entusiasmo alle giornate di riapertura del traghetto. Abbiamo quindi scelto di candidare il natante come luogo del cuore perché crediamo nella valorizzazione del territorio" ha spiegato Vergani, che dopo aver conseguito l'abilitazione, dalla scorsa estate ha trascorso numerose domeniche al timone dell'imbarcazione.
Per spingere la candidatura è stato anche realizzato un video che proponiamo qui sotto.
Come votare? E' semplicissimo
Per esprimere il proprio voto al traghetto di Leonardo basta andare sul sito del Fondo Ambiente Italiano e cercare, tra i Luoghi del cuore candidati, la foto dell'imbarcazione che collega Imbersago e Villa d'Adda via fiume (QUI il link diretto). Importante: una volta espresso il voto si riceve una mail, occorre a quel punto confermarlo, altrimenti non viene conteggiato.
Questa la storia del traghetto di Imbersago pubblicata sul sito del Fai nell'ambito della candidatura.
Il Traghetto sull’Adda, simbolo di Imbersago, per secoli è stato mezzo di trasporto e tramite tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia fino alla fine del XVIII secolo. Molto probabilmente fu ideato o perfezionato da Leonardo da Vinci, che ne studiò a lungo il progetto tra il 1506 e il 1507, durante il suo soggiorno a Vaprio d'Adda. Il disegno che ne risultò, datato 1513, è stato incluso nel Codice Windsor e viene conservato nell'omonimo castello in Inghilterra. Tra le due sponde del fiume è stato teso un cavo d'acciaio, a cui è affrancato il traghetto, il quale trae il movimento dalla corrente del fiume, rendendo inutile l'uso di un motore. Con questa modalità si trasportano persone e veicoli in pochi minuti da una sponda all’altra. Per secoli, il Traghetto è stato un importantissimo mezzo di trasporto fluviale per portare merci e oggetti di ogni tipo. Ancora oggi è in funzione ed è possibile visitarlo, salirci e attraversare il fiume Adda in un ambiente naturalistico di straordinaria bellezza. Da un punto di vista storico, la data del disegno leonardesco coincide con l’avvio della gestione del porto di Imbersago, con tutti i diritti connessi, da parte della famiglia Landriani, che proprio a fine ottobre 1512 aveva ottenuto da Gian Angelo e Michele Airoldi un fabbricato sul molo in loco antique sedis portui ibidem existenti, per ripristinare la conduzione di persone e merci da una riva all'altra del fiume. Ottenuto il diritto di traghettare da una sponda all'altra dell'Adda e di riscuoterne il relativo pedaggio, la famiglia Landriani lo detiene per tutto il XVI secolo e parte del XVII secolo, affittandolo a vari impresari del luogo, tra cui Gian Pietro Crotti nel 1619 e la famiglia Riva dal 1649. In seguito al matrimonio tra Maria Landriani (1641 – 1701) e Alberico Barbiano di Belgiojoso (1631 – 1693), la gestione del porto e del relativo traghetto viene assunta da quest’ultima famiglia e quindi, per successione, viene trasmessa prima ai Simonetta e poi ai Castelbarco, divenendo in seguito proprietà comunale. Il traghetto di Imbersago è l’unico esemplare di questo genere tuttora funzionante al mondo.