Villa Greppi: in pensione tre colonne dell'istituto
La scuola superiore di Monticello saluta a fine anno scolastico tre volti storici
Villa Greppi sta per salutare tre pilastri: ben 40 anni di lavoro per il vicepreside Ivano Sala, 30 per Emilio Pennati, docente di informatica, e 36 per Gaetano Citterio, assistente amministrativo
in segreteria. Alunni e colleghi hanno voluto salutarli nei giorni scorsi con una festa.
Il vicepreside Ivano Sala: "Più che un posto di lavoro un posto di vita"
«Quando lavori per 40 anni nello stesso posto, allora non è più solo un posto di lavoro ma diventa un posto di vita. E’ come un processo di osmosi: io ho preso molto da Villa Greppi e spero che Villa Greppi possa aver preso qualcosa da me». Queste le parole di Ivano Sala, vicepreside dell’istituto di Monticello che ha ormai quasi terminato il suo ultimo anno di lavoro e sta per andare in pensione.
«Insegno qui da molto tempo: ho avuto la mia prima supplenza nel febbraio del 1982» ha ricordato con nostalgia il 62enne, residente a Tregasio, frazione di Triuggio. Prima di assumere il ruolo di vicepreside ha insegnato per molti anni italiano e storia, inizialmente per tutti gli indirizzi della scuola e poi dedicandosi alle classi dell’indirizzo informatico.
«La prima supplenza era per guadagnare qualcosa mentre studiavo, poi il lavoro mi è piaciuto, secondo me è il lavoro più bello del mondo» ha ricordato, ripercorrendo i momenti della sua carriera che più gli rimarranno impressi e che gli hanno regalato le emozioni più forti.
«Le cose che mi sono piaciute di più sono quelle meno ufficiali: le gite, i caffè alla macchinetta, le chiacchiere tra insegnanti, gli erasmus, le cene con le classi e con i colleghi. Ancora adesso la cosa che più amo è il rapporto con i ragazzi» ha spiegato il vicepreside, che dopo anni ancora si diverte ogni volta che entra in classe e parla, insegna e scherza con i suoi studenti.
Oltre a quello con gli alunni, anche il rapporto con i colleghi è stato ottimo per Ivano Sala, la cui mancanza si farà sentire a scuola, e che ricorderà sempre con piacere i giorni di lavoro. «Villa Greppi mi rimarrà nel cuore, è una scuola unica e frequentarla ti segna nel profondo» ha affermato con commozione.
Tra i tanti ricordi ed emozioni che sono tornati alla mente del vicepreside ripercorrendo i lunghi anni di lavoro, quelli del suo primo giorno all’istituto Greppi, avvenuto oltre 40 anni fa, è ancora molto nitido: «Alla fine della mia prima giornata qui a scuola ho avuto due pensieri: il primo è stato “Questa è una scuola di matti” e il secondo “Questa è la scuola che fa per me”» ha raccontato.
Ora però ha raggiunto il meritato traguardo della pensione e ritiene giusto lasciare spazio alle nuove generazioni di docenti, lasciando le redini della scuola dove ha iniziato a lavorare quando ancora erano presenti gli insegnanti fondatori dell’istituto.
Il 62enne ha detto di non sapere ancora a cosa si dedicherà nei prossimi anni, ma di certo si godrà molti giorni di riposo: «L’unica cosa che so, per ora, è che al mattino la sveglia non suonerà più, mi rilasserò» ha commentato divertito.
Il prof Emilio Pennati: Rifaraei tutto da capo"
Tanti ricordi, emozioni e qualche dispiacere per Emilio Pennati, che dopo molti anni di insegnamento all’istitutoGreppi sta per andare in pensione.
Il professore, 67 anni e residente a Besana, non è sempre stato un insegnante. «Prima lavoravo in una società di software, poi per una serie di ragioni ho cominciato a fare l’insegnante. Ho fatto il concorso nel 1991 e ho ottenuto la cattedra qui a Villa Greppi nel 1992» ha spiegato ricordando gli inizi della sua carriera come professore di informatica.
Il passaggio dalla professione in azienda a quella nella scuola lo ha subito lasciato soddisfatto. Negli anni, insieme ai suoi alunni, ha vissuto alcuni momenti che gli hanno ricordato le esperienze della sua adolescenza: «Ho avuto un’esperienza da giovane in un gruppo scout, per me venire a scuola è stato come il proseguire di quell’avventura. Anche se incentrata su tematiche decisamente diverse, il tipo di relazione che si crea con il gruppo classe non è molto diverso da quello che avevo già sperimentato».
I 30 anni trascorsi tra le mura di Villa Greppi rimarranno nel cuore del docente, che ha concordato con le parole delle altre colonne portanti della scuola che quest’anno andranno in pensione: quello di Monticello è un istituto speciale, che gli ha regalato moltissimi ricordi e bei momenti e a cui sicuramente rimarrà legato.
«Mi sono trovato benissimo e tornerei ancora in questa scuola, rifarei davvero tutto. Ho conosciuto delle persone splendide, per la maggior parte davvero gentili» ha raccontato felice, descrivendo l’ottimo rapporto che ha sempre condiviso con colleghi e studenti a partire dal suo primo giorno come insegnante, il 1 settembre del 1992.
Ancora oggi,con la pensione ormai alle porte, Emilio Pennati non vuole rinunciare alla sua passione per condividere con gli altri le sue conoscenze e abilità, apprese anno dopo anno con impegno e amore. «Insegnando informatica e dovendo ogni anno studiare cose nuove, per stare al passo con le tecnologie, mi dispiace che ci siano competenze acquisite che rimarrebbero inutilizzate» ha spiegato, esprimendo il desidero di mettere a frutto ciò che ha imparato durante questi anni anche quando smetterà di insegnare.
I progetti per i prossimi anni sono ancora incerti, ma le idee dell’insegnante sono tante. La mancanza di questa figura storica si farà sicuramente sentire tra studenti e docenti dell’istituto Greppi e anche per Emilio Pennati, che ricorderà con piacere gli anni di lavoro, sarà lo stesso, anche se si è detto felice di poter lasciare spazio alle nuove generazioni di insegnanti.
L'impiegato Gaetano Citterio: "Mi sono divertito a lavorare con i giovani"
Un’altra figura storica sta per lasciare Villa Greppi per godersi il meritato traguardo della pensione: si tratta di Gaetano Citterio, che ha visto succedersi moltissime generazioni di studenti e tanti insegnanti.
Residente a Monticello, il 61enne andrà in pensione dopo ben 36 anni di lavoro nella segreteria dell’istituto. «Sono assistente amministrativo dal maggio del 1987» ha spiegato. Dopo tanti anni, la scuola è diventata per lui un luogo di vita, scenario di momenti molti felici.
«Mi diverto a lavorare nella scuola in mezzo ai giovani. Con i colleghi, che siano docenti o assistenti, mi trovo davvero benissimo - ha raccontato soddisfatto - Prima facevo il magazziniere, poi ho avuto l’opportunità di cambiare e ottenere un posto statale».
In poco tempo Gaetano Citterio è diventato un pilastro per la scuola, una figura di riferimento che tutti al Greppi conoscono e che, a pochi giorni dalla pensione, spera di aver lasciato qualcosa di positivo all’istituto.
Ora che è giunto il momento di lasciare la scuola, il 61enne ha sottolineato di voler rimanere in contatto con l’istituto dove ha trascorso tanto tempo. Gli aneddoti, i ricordi e le emozioni che tornano alla mente sono moltissimi. «Villa Greppi è una scuola di matti, ma adatta al mio spirito - ha detto divertito e con un po’ di nostalgia - A scuola io mi rilasso».
Già in programma alcuni progetti per la pensione: «Nei mesi invernali penso che andrò a godermi il caldo dominicano, dove abita mia moglie» ha rivelato.
Emma Ripamonti