Venerdì nelle stazioni lecchesi presidio per dire stop al genocidio del popolo palestinese
"Davanti a questa situazione emergenziale abbiamo deciso di organizzare un’iniziativa congiunta e in contemporanea di protesta e sensibilizzazione il giorno venerdì 31 Maggio dalle ore 17 alle ore 19.30, dal nome Treno per Gaza, nelle stazioni di Lecco, Calolziocorte, Cernusco, Osnago, Carnate e Monza. In queste stazioni FFSS si terranno presidi ed esporremo uno striscione con la scritta STOP AL GENOCIDIO."
![Venerdì nelle stazioni lecchesi presidio per dire stop al genocidio del popolo palestinese](https://primamerate.it/media/2024/05/genocidio-420x252.png)
Di Coordinamento lecchese Stop al genocidio, Arci La Loco Associazione Libere Tutte
Il massacro di civili da parte dell’esercito israeliano nella striscia di Gaza continua ad aumentare in termini di proporzioni e di brutalità, il numero di vittime è ormai giunto a 36000 di cui la maggioranza sono donne e bambini. L’ultima strage in termini di tempo è quella compiuta a Rafah che ha visto il bombordamento di un campo profughi provocando la morte di 45 civili, di cui molti arsi vivi, e 200 feriti. La popolazione palestinese è ormai allo stremo, pressata da un attacco militare da cielo e da terra, in condizioni igienico sanitarie devastanti.
Davanti a questa situazione emergenziale abbiamo deciso di organizzare un’iniziativa congiunta e in contemporanea di protesta e sensibilizzazione il giorno venerdì 31 Maggio dalle ore 17 alle ore 19.30, dal nome Treno per Gaza, nelle stazioni di Lecco, Calolziocorte, Cernusco, Osnago, Carnate e Monza. In queste stazioni FFSS si terranno presidi ed esporremo uno striscione con la scritta STOP AL GENOCIDIO.
L’obbiettivo dell’iniziativa è condannare questa strage senza fine, per chiedere un immediato cessate il fuoco in tutta la Palestina e protestare contro il nostro governo complice dello stato israeliano.
Invitiamo tutte e tutti a partecipare perché si alzi forte la voce dal nostro territorio in difesa del popolo palestinese e contro il nostro governo complice di questo massacro e di tutte le aziende che guadagnano da questa situazione.