Uno studio del traffico per il ponte di Paderno d'Adda
Il sindaco Gianpaolo Torchio: "Non abbiamo discusso in merito alle scelte, che spettano ad altri, ma di come affrontare le conseguenze"

Un confronto fra Province, quella di Lecco e quella di Monza, con i sindaci del territorio interessati - e preoccupati - dall’inevitabile impatto sul traffico che avrà la somma dell’arrivo della Pedemontana a Usmate e la realizzazione di un nuovo ponte a scavalco dell’Adda.
Uno studio del traffico per il ponte di Paderno d'Adda
L’incontro si è tenuto venerdì 14 marzo 2025 in Provincia di Monza, alla presenza della presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann, di quello della Provincia di Monza Luca Santambrogio e del direttore del settore Territorio e Ambiente monzese Fabio Fabbri, oltre a quasi tutti i sindaci interessati alla questione, fra cui il primo cittadino di Paderno d’Adda Gianpaolo Torchio.
«Non sta a noi decidere come si concluderà la questione ponte, ma di certo tocca agli Enti locali e provinciali preoccuparsi dell’impatto che questo avrà sul traffico, a cui si somma la Pedemontana. Le due opere cambieranno la viabilità sia a livello comunale che provinciale, con un incremento importante del traffico. Basti pensare alla quantità di mezzi pesanti che attraverseranno il nuovo ponte e che si riverseranno nei centri abitati, lungo l’asse Paderno, Cernusco e Lomagna da un lato e dall’altro da Verderio ai paesi del Vimercatese» ha spiegato il primo cittadino.
L’incontro di venerdì ha permesso di sottolineare l’importanza di uno studio complessivo e attento del traffico attuale, in modo da valutare nel modo più realistico possibile come cambierà una volta che le due opere saranno realizzate e cercare insieme delle soluzioni di ampio livello e non limitate ai singoli comuni per cercare di risolvere, o quantomeno alleviare, il problema.
«Ora come ora uno studio del traffico completo è essenziale - ha sottolineato Torchio - La Provincia di Monza ha già finanziato il proprio, mentre per questo ci sarà una compartecipazione del territorio, immagino. Non si è ancora parlato della questione economica, ma la Provincia di Lecco, su proposta dei Comuni, si è detta disponibile a realizzare questo studio per valutare la situazione e capire come cambierebbe l’impatto del traffico se venissero eliminate o modificate alcune opere. Per quanto riguarda le tempistiche, invece, dovrebbe volerci circa un mese, in modo da potersi confrontare nuovamente con il territorio prima di chiudere definitivamente lo studio».
Sebbene si sia ancora in una fase iniziale, dunque, Torchio si è detto soddisfatto dall’incontro di venerdì pomeriggio. «E’ molto importante che i sindaci e le Province si siano incontrati per condividere le preoccupazioni, le idee e le necessità e capire come affrontare il problema dell’incrocio di queste due opere, la Pedemontana da una parte e il ponte sull’Adda dall’altra. Non abbiamo discusso in merito alle scelte, che spettano ad altri, ma di come affrontare le conseguenze».
Il territorio lecchese e monzese sta quindi cercando di fare fronte unito per prepararsi a gestire al meglio la mole di traffico che, inevitabilmente, si riverserà sui paese coinvolti dalle due opere.