Un cambio di direzione per il futuro di Villa Cioja
Il Comune ha deciso di rinunciare alla candidatura ai Progetti Emblematici Maggiori di Fondazione Cariplo per seguire un altro percorso, fatto da un piccolo intervento per volta invece che da una grande ristrutturazione complessiva

Un cambio di direzione per il futuro di Villa Cioja: il Comune ha infatti deciso di rinunciare alla candidatura al bando Progetti Emblematici Maggiori di Fondazione Cariplo per seguire un altro percorso, fatto da un piccolo intervento per volta invece che da una grande ristrutturazione complessiva.
Un cambio di direzione per il futuro di Villa Cioja
«Abbiamo già provato a candidarci per gli Emblematici Maggiori, che richiedono una progettazione ampia, ma non è andata a buon fine - ha spiegato il sindaco Paolo Redaelli - Abbiamo quindi di non riprovare nello stesso percorso, ma di candidare Villa Cioja, e in particolare l’area del teatro, a un bando di rigenerazione, sempre di Fondazione Cariplo. In caso di aggiudicazione l’importo sarebbe inferiore, ma almeno riusciremmo a fare un passo avanti».
Due anni fa il Comune aveva inoltre già messo a nuovo il tetto proprio dell’area del teatro e la rigenerazione degli spazi interni permetterebbe di dare nuova vita all’ala est della storica Villa di Missagliola, sede anche di alloggi per anziani.
«Il progetto è intitolato “Villa Cioja va in scena”, proprio perché ci concentriamo sull’area del teatro. Ovviamente l’importo del progetto sarà inferiore rispetto a quanto sarebbe stato per il bando Emblematici Maggiori, ma ci è sembrata una buona idea quella di cominciare la rigenerazione della Villa un passo alla volta. In questo modo riusciremmo anche a creare un luogo di aggregazione tanto per gli anziani che già abitano lì, che per i giovani che potrebbero frequentare il teatro, ma anche per le associazioni e i residenti della frazione, che ad oggi non hanno una sala civica in cui organizzare assemblee e incontri e per questo sono costretti a spostarsi in sala Teodolinda. Abbiamo chiesto anche il supporto delle associazioni, come Ute, Ronzinante e Consolida, per organizzare attività e rendere il teatro uno spazio vivo e attivo. L’idea è quella di rigenerare anche l’area della platea, ovviamente, e la sala dietro, che un tempo veniva usata come palestra. In questo modo riusciremmo inoltre a creare un percorso interno sicuro in caso di emergenze».
Il progetto è pensato anche in ottica sociale. «Villa Cioja potrebbe diventare una realtà intergenerazionale, facendo incontrare giovani e anziani. Vorremo sistemare anche parte del giardino, proprio nell’area del teatro, per poter creare in futuro degli orti didattici e sociali. E’ un cambio di direzione soprattutto considerando che a Bilancio era già stanziato un investimento per gli Emblematici Maggiori, ma se facciamo un pezzo alla volta, almeno si comincia».
Il progetto prevede una spesa complessiva di 600mila euro, di cui 300mila sarebbero finanziati dal bando, 150mila dal Comune e altri 100mila grazie a un concorso di spesa attraverso attività e iniziative che permetterebbero di portare avanti una campagna di crowdfunding.
«In questo modo si dimostra a Fondazione Cariplo che non è un progetto fine a se stesso, ma che coinvolge la comunità e che può andare vanti e rendere il teatro di Villa Cioja una spazio veramente vivo e a portata di cittadino» ha concluso il sindaco, con la speranza che la nuova strada intrapresa si riveli essere quella giusta.