Troppe difficoltà: vacilla la Ztl in Alta Collina
Il progetto per regolamentare gli accessi a Montevecchia presenterebbe troppi errori e punti da chiarire
«Noi non siamo abituati a vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso come ha fatto qualcun altro. La Ztl, così com’è stata presentata, ad oggi non è fattibile». Non ha usato giri di parole il sindaco Ivan Pendeggia, sul banco degli imputati durante l'ultimo Consiglio comunale. Ad accusarlo di essere «inesperto» è stato il consigliere di minoranza Carmelo La Torre, in Assise da un paio di convocazioni ma con alle spalle un’esperienza trentennale in Amministrazione.
La Ztl vacilla: il progetto, così come è stato presentato, non va bene
Pendeggia ha colto la palla al balzo per raccontare «tutti i progetti irrealizzabili» ai quali ha dovuto mettere mano una volta eletto, dalla biblioteca alla casa delle associazioni, passando per i problemi legati alla gestione della Casetta.
«Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ci ha detto che la Ztl è inammissibile - ha spiegato il primo cittadino a margine del Consiglio - Prima di tutto una zona a traffico limitato può essere istituita soltanto in un centro abitato e al momento potremmo attivarla tra via San Francesco e le Quattro strade, fino all’altezza dell’incrocio con via Alta del Poggio, che invece è proprio la posizione da cui vorremmo farla partire».
Per il Ministero, inoltre, una Ztl non deve essere aggirabile: «Ci viene mossa la critica che le auto potrebbero passare da Ostizza, Casarigo e Madremolo per poi immettersi su via Belvedere, così come arrivare in Alta Collina da Sirtori, anche se in realtà la strada è chiusa e non percorrile dalle auto». Terza criticità è il fatto che, per il Ministero, via Belvedere risulti ancora provinciale, anche se è stata acquisita dal Comune ormai da anni. «Inoltre la Ztl va attivata sul territorio di un unico Comune, ma pare che un tratto di strada, all’altezza del varco del Pertevano, sia di proprietà di Cernusco» ha concluso Pendeggia.
Insomma, di problemi da superare ce ne sono diversi e non è da escludersi che l’Amministrazione chieda un vero e proprio confronto al Ministero. «Ad oggi la zona a traffico limitato è di fatto istituita con un’ordinanza firmata da me, quindi se la Polizia locale dovesse fermare un’automobilista che non l’ha rispettata lo potrebbe sanzionare. Discorso ben diverso per l’uso delle telecamere, che per come stanno le cose non è possibile utilizzare» ha precisato Pendeggia.
Pendeggia: "Bisogna capire se la Ztl è davvero la soluzione"
Il progetto, che non è mai stato caldeggiato dalla lista «Montevecchia al Centro» in campagna elettorale ma piuttosto ereditato dalla precedente Amministrazione di Franco Carminati, potrebbe quindi non partire mai. «Faremo le nostre valutazioni, bisogna capire quanto effettivamente possa essere risolutiva - ha precisato Pendeggia, con un ulteriore attacco a chi l’ha preceduto - Troppe scelte e troppi progetti sono stati portati avanti sull’onda dell’emotività e la Ztl ne è un esempio. I parametri per poterla istituire non sono stati controllati, la Polizia locale non era mai stata interpellata... c’è stata troppa superficialità».
Pendeggia e i suoi, quindi, continueranno a monitorare attraverso le telecamere i flussi di traffico e prenderanno contatti con il Ministero, ma sulle sorti della zona a traffico limitato, che divide tanto in sala consiliare quanto per le vie del paese, non ci sono certezze.
La palla passa ora alla minoranza di «Montevecchia sempre insieme», nata dalla costola della precedente Amministrazione: Carmela Palella e colleghi assisteranno al naufragio del progetto senza batter ciglio o cercheranno di portare a termine quanto iniziato da Carminati nel 2020?