Studenti e lavoratori sono inferociti anche oggi, mercoledì 24 settembre 2024, a causa dei ritardi e delle modifiche su diverse linee ferroviarie. Ancora una volta, chi ogni giorno si sposta tra Lecco e Milano si trova a fare i conti con disagi e incertezze che complicano la routine quotidiana.
Ennesima giornata di delirio per i pendolari lecchesi: treni in ritardo di mezz’ora
I lavori notturni di RFI continuano a creare problemi sulla linea Tirano–Sondrio–Lecco–Milano, causando variazioni e cancellazioni di treni. In particolare, il treno 2812 (Milano Centrale 06:20 – Tirano 09:15) terminerà oggi il suo percorso a Sondrio, costringendo i viaggiatori a modificare i propri piani. Allo stesso modo, il treno 2823 (Tirano 09:45 – Milano Centrale 12:40) partirà invece da Sondrio, con inevitabili conseguenze per chi aveva programmato di partire da Tirano.
Chi percorre la direttrice Lecco–Molteno–Monza–Milano deve prepararsi a ritardi fino a 30 minuti, dovuti ai lavori in corso tra le stazioni di Milano Porta Garibaldi e Milano Greco Pirelli. Per cercare di riportare regolarità al servizio, alcuni treni potrebbero subire modifiche al percorso o cancellazioni, aggiungendo ulteriore stress a pendolari già provati.
Situazione analoga sulla linea Lecco–Carnate–Milano Porta Garibaldi, dove gli stessi lavori stanno causando rallentamenti e disagi. Per molti studenti e lavoratori lecchesi, questa diventa l’ennesima settimana in cui organizzare spostamenti quotidiani richiede pazienza, flessibilità e una buona dose di anticipo.
Per restare aggiornati in tempo reale sullo stato dei treni e pianificare eventuali alternative, è possibile consultare l’app Trenitalia o il sito ufficiale nella sezione “Real time | Linee e orari – ricerca treno”.
Come spesso accade, i pendolari lecchesi si trovano così a dover fare i conti con una realtà fatta di ritardi, cambi di percorso e incertezze, ricordando che la quotidianità sui treni della Lombardia richiede più pazienza che mai.
L’intervento di Eleonora Lavelli
Duro l’intervento di Eleonora Lavelli, consigliera comunale a Imbersago e segretaria provinciale del partito Azione, colpita questa mattina dai disagi.
I disagi, quotidiani, sulle linee ferroviarie non fanno più notizia. Anche oggi i treni Milano-Lecco subiscono pesanti ritardi e cancellazioni negli orari di punta.
Di fronte a una situazione di incertezza e frustrazione, riscoprire la storia delle ferrovie lombarde offre qualche spunto interessante.
Le prime linee ferroviarie lombarde risalgono al 1840, quando fu inaugurata la linea Milano-Monza, la prima in Lombardia e la seconda in Italia dopo la Napoli-Portici. Questo evento segnò l’inizio dello sviluppo industriale e del trasporto di massa nella regione, con una rapida diffusione della rete nei decenni successivi.
Dopo la nascita del Regno d’Italia, il treno diventò un mezzo di trasporto fondamentale per il movimento di merci e passeggeri, favorendo la rivoluzione industriale.
Ed è così che nel 1877 nascono le Ferrovie Nord Milano, che contribuirono allo sviluppo del sistema ferroviario regionale affiancando le Ferrovie dello Stato.
Gli effetti prodotti dalle ferrovie sono stati di grandissimo rilievo.
Le ferrovie permisero un rapido collegamento tra le città e le aree industriali, rafforzando il ruolo della Lombardia come centro di scambi commerciali con il Nord Europa.
Inoltre, in pochi anni, il treno divenne un mezzo di trasporto di massa, portando a una crescita del 150.000 passeggeri solo nel primo anno e diventando un elemento centrale della vita sociale.Ora come allora, la portata “rivoluzionaria” delle ferrovie è evidente. Industria, turismo, lavoro ma soprattutto il capitale umano più prezioso (ossia i giovani studenti e professionisti) dipendono da queste infrastrutture. Regione Lombardia (e chi mira a guidarla) non dimentichi la propria storia e si dimostri all’altezza dei tempi, altrimenti arriveremo in ritardo.
Come spesso accade a noi pendolari.Eleonora Lavelli, segretaria provinciale di Azione Lecco


