Tre benemerenze alla memoria a Olgiate
Mercoledì 12 aprile, consegnate tre medaglie civiche a cittadini scomparsi recentemente ma che hanno lasciato il segno: Remo Carletti, Nicola Placida e Marisa Crippa
Tre benemerenze alla memoria a Olgiate.
Una medaglia per ricordare chi nel paese ha dato tanto e ha fatto qualcosa di buono per la comunità. Nel pomeriggio di mercoledì 12 aprile in occasione della festa patronale di Olgiate Molgora, sono state consegnate, nella sala consiliare del paese, tre benemerenze civiche a cittadini scomparsi recentemente ma che hanno lasciato il segno: Remo Cerletti, Nicola Placida e Marisa Crippa. Il sindaco di Olgiate Giovanni Battista Bernocco, il vicesindaco Matteo Fratangeli, il capogruppo di maggioranza Francesco Cogliati, il capogruppo di minoranza Stefano Golfari e la consigliera di minoranza Stefania Cazzaniga, hanno consegnato alle famiglie una targa, una medaglia, una pergamena e un libro sulla donna lombarda offerto dal gruppo "La Brianzola".
Tre benemerenze a Olgiate: Remo Cerletti
Il primo nome chiamato è stato quello di Remo Cerletti, una figura importantissima che ha rivestito per molti anni la carica di vicepresidente della Pro Loco e di presidente del Comitato Concorso Nazionale di Pittura Emilio Gola. Uomo dall'animo gentile e sempre disponibile ad aiutare gli altri, si è dimostrato una solida guida per l'associazione e un instancabile volontario. Sostenitore, promotore e organizzatore del Concorso Gola. Remo, artista egli stesso, credeva profondamente nel valore dell'arte. Grazie al suo carattere schietto e genuino e al suo modo di porsi garbato e rassicurante, sono stati raggiunti grandi risultati che hanno lasciato a tutta la comunità un'eredità inestimabile, tra cui la realizzazione della Pinacoteca di Olgiate Molgora che raccoglie tutte le opere prime premiate nelle diverse edizioni del Concorso Gola. È stato inoltre uno dei fondatori del gruppo Arteincomune e attivo ideatore di iniziative che si rinnovano nel tempo. Remo Cerletti non ha mai cercato né voluto mettersi in primo piano, nemmeno quando lo avrebbe meritato; era però il primo a riconoscere il valore degli altri. Indubbiamente si è contraddistinto per i suoi meriti artistici e la generosità nell'operare come volontario, elevando il prestigio della comunità di Olgiate Molgora. A ritirare la targa sono state la moglie e la figlia.
Nicola Placida, un uomo dedito al sociale
Dopo un lungo applauso è stata la volta della moglie e del figlio di Nicola Placida, a cui è stato consegnato il riconoscimento per un uomo sempre molto dedito all’ambito sociale e culturale del paese. Sin dal 1975, per ben 47 anni, ha fatto parte del Gruppo Folclorico Firlinfeu "La Brianzola" in qualità di suonatore, danzatore e cantore. Nicola è sempre stato riconosciuto come l'anima trascinante del Gruppo, riuscendo a coinvolgere con il suo carattere gioviale anche i nuovi arrivati nella Brianzola. Negli ultimi anni, prima di dedicarsi come insostituibile volontario all'organizzazione della Sbiellata Sanzenese, ha contribuito in modo decisivo anche allo sviluppo dell'Associazione Auser di Olgiate Molgora di cui è stato uno dei fondatori. Si è reso sempre disponibile ad aiutare anziani e disabili del paese per le loro necessità, generando rapporti di fiducia reciproca e preoccupandosi della loro condizione ben oltre la normale attività di volontariato.
Benemerenza alla memoria di Maria Luigia Milani in Crippa
A chiudere il momento è stata la consegna della benemerenza alla memoria di Maria Luigia Milani in Crippa alle due figlie e al marito. La signora Milani in Crippa è sempre stata un punto di riferimento per il paese, con la sua disponibilità, gentilezza e sensibilità, si è sempre prodigata per tutte le associazioni del paese, rispondendo con una presenza costante e senza mai risparmiarsi, ad ogni richiesta da parte del prossimo. Sempre attenta alle necessità della comunità olgiatese, il suo altruismo è andato ben oltre i confini del nostro comune, avendo avuto un ruolo importantissimo anche nell'Associazione Insieme per Costruire, tanto da recarsi personalmente nelle missioni in Kenya. Per decenni è stata un esempio di partecipazione attiva alle più importanti iniziative del territorio. Per oltre quarant'anni si è impegnata a organizzare per l'Asilo Sommi Picenardi. Marisa Crippa era persona aperta e pratica, efficace e affidabile, conosciuta e benvoluta da tutti. Con il suo impegno, la sua umanità e generosità ha dimostrato di incarnare il vero e più nobile significato della parola volontaria.