Oltre 3mila voti nel weekend

Traghetto di Imbersago candidato al concorso Fai: obiettivo 50mila firme, si può fare!

La candidatura dell'imbarcazione leonardesca procede a gonfie vele, ma per raggiungere la vetta della classifica finale serve un grande lavoro di squadra di tutto il Meratese, della Bergamasca e non solo

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La candidatura del traghetto di Imbersago al concorso "I luoghi del cuore" del Fai procede a gonfie vele. Più di 3mila persone hanno infatti cliccato sul link e hanno votato il manufatto progettato da Leonardo Da Vinci, raccogliendo così l'appello dell'Amministrazione e della Pro Loco di Imbersago che puntano a ottenere fondi da investire proprio nella valorizzazione dell'imbarcazione e nello sviluppo del turismo delle sponde del fiume Adda.

Votare è semplicissimo: basta cliccare QUI ed esprimere la propria preferenza. Importante: una volta espresso il voto si riceve una mail, occorre a quel punto confermarlo, altrimenti non viene conteggiato.

Traghetto di Leonardo, l'appello del sindaco

Anche ieri, domenica 3 novembre 2024, il sindaco Fabio Vergani ha governato il timone dell'imbarcazione, traghettando da Imbersago a Villa d'Adda e viceversa diverse decine di turisti.

«Per noi è fondamentale il contributo di tutti, crediamo tantissimo al concorso del Fai e ringrazio fin da subito tutti coloro che vorranno aiutarci votando – ha sottolineato Vergani –  Abbiamo tra le mani un piccolo gioiello che va reso disponibile a tutta la comunità e il Fai in questo è un veicolo promozionale fondamentale che ci sta dando una mano a promuovere un luogo unico che, tramite l’eventuale finanziamento, potremmo valorizzare ancora maggiormente».

 

Come votare? E' semplicissimo

Per esprimere il proprio voto al traghetto di Leonardo basta andare sul sito del Fondo Ambiente Italiano e cercare, tra i Luoghi del cuore candidati, la foto dell'imbarcazione che collega Imbersago e Villa d'Adda via fiume (QUI il link diretto). Importante: una volta espresso il voto si riceve una mail, occorre a quel punto confermarlo, altrimenti non viene conteggiato.

Per coloro che non avessero un indirizzo e-mail o non riuscissero a votare digitalmente, è possibile trovare i moduli al Panificio Mandelli e al negozio La Chiocciola di Riva Alberta, a Imbersago.

Obiettivo 50mila firme

Il traghetto attualmente si sta affacciando alla top ten italiana, ma la votazione sarà molto lunga: c'è infatti tempo fino al 10 aprile 2025 e la classifica definitiva verrà resa nota a giugno del prossimo anno. Visti i risultati dei concorsi degli scorsi anni, per arrivare nei primi 20 Luoghi del cuore e ottenere quindi finanziamenti in denaro, si stima possano servire 50mila firme. Sembrano tante, ma è un risultato che si può raggiungere con l'aiuto di tutto il territorio.

La storia del traghetto

Questa la storia del traghetto di Imbersago pubblicata sul sito del Fai nell'ambito della candidatura.

Il Traghetto sull’Adda, simbolo di Imbersago, per secoli è stato mezzo di trasporto e tramite tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia fino alla fine del XVIII secolo. Molto probabilmente fu ideato o perfezionato da Leonardo da Vinci, che ne studiò a lungo il progetto tra il 1506 e il 1507, durante il suo soggiorno a Vaprio d'Adda. Il disegno che ne risultò, datato 1513, è stato incluso nel Codice Windsor e viene conservato nell'omonimo castello in Inghilterra. Tra le due sponde del fiume è stato teso un cavo d'acciaio, a cui è affrancato il traghetto, il quale trae il movimento dalla corrente del fiume, rendendo inutile l'uso di un motore. Con questa modalità si trasportano persone e veicoli in pochi minuti da una sponda all’altra. Per secoli, il Traghetto è stato un importantissimo mezzo di trasporto fluviale per portare merci e oggetti di ogni tipo. Ancora oggi è in funzione ed è possibile visitarlo, salirci e attraversare il fiume Adda in un ambiente naturalistico di straordinaria bellezza. Da un punto di vista storico, la data del disegno leonardesco coincide con l’avvio della gestione del porto di Imbersago, con tutti i diritti connessi, da parte della famiglia Landriani, che proprio a fine ottobre 1512 aveva ottenuto da Gian Angelo e Michele Airoldi un fabbricato sul molo in loco antique sedis portui ibidem existenti, per ripristinare la conduzione di persone e merci da una riva all'altra del fiume. Ottenuto il diritto di traghettare da una sponda all'altra dell'Adda e di riscuoterne il relativo pedaggio, la famiglia Landriani lo detiene per tutto il XVI secolo e parte del XVII secolo, affittandolo a vari impresari del luogo, tra cui Gian Pietro Crotti nel 1619 e la famiglia Riva dal 1649. In seguito al matrimonio tra Maria Landriani (1641 – 1701) e Alberico Barbiano di Belgiojoso (1631 – 1693), la gestione del porto e del relativo traghetto viene assunta da quest’ultima famiglia e quindi, per successione, viene trasmessa prima ai Simonetta e poi ai Castelbarco, divenendo in seguito proprietà comunale. Il traghetto di Imbersago è l’unico esemplare di questo genere tuttora funzionante al mondo.

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