Tra Lecchese e Bergamasca 300 scomparsi in sei mesi: l'analisi dei dati
Inquietante il fenomeno, che nelle ultime settimane ha visto il nostro territorio sotto i riflettori per numerosi casi di sparizione che hanno riguardato Monticello, Robbiate, Calusco e Villa d'Adda
Nel primo semestre del 2024, in Italia sono state registrate 11.694 denunce di scomparse, di cui 6.664 sono stati i ritrovamenti, mentre 5.030 le denunce ancora attive (dati aggiornati al 30 giugno 2024). 64 sono invece gli scomparsi nel Lecchese, 236 quelli in Bergamasca.
Come riportato dal 31esimo report del Commissario Straordinario per le persone scomparse, i dati sulle denunce di persone scomparse nel periodo preso in esame, evidenziano una distribuzione disomogenea sul territorio nazionale.
64 scomparsi nel Lecchese, 236 in Bergamasca
Per analizzare i dati raccolti a livello provinciale, è necessario prendere in considerazione il dato relativo alla popolazione attualmente presente in Lombardia. Sulla base dei dati Istat del 31 dicembre 2023, la popolazione lombarda ammonta a 10.020.528 residenti. Facendo riferimento a questo dato, e considerando anche i dati Istat relativi alla popolazione delle singole province lombarde emessi sempre in data 31 dicembre 2023, è possibile determinare il peso di ogni provincia per quanto riguarda i casi di denunce e di ritrovamenti a livello regionale.
Come riportato nella tabella di seguito, un dato di fondamentale importanza è rappresentato senza dubbio dal numero di denunce delle singole province, rispetto al totale delle denunce a livello regionale. La provincia di Bergamo, che rappresenta l'11% della popolazione della Lombardia, da questo punto di vista, detiene sicuramente il primato con una percentuale del 14,7% di denunce nei primi sei mesi dell’anno. Si può considerare questo dato in relazione alla percentuale nella stessa categoria, della provincia di Milano, che evidenzia il 33,2% delle denunce. Questa percentuale resta però coerente con quella della popolazione della provincia rispetto alla totalità della popolazione della Lombardia (32,4%). Di conseguenza, si può affermare che il dato percentuale relativo alle denunce della provincia di Bergamo, è più allarmante rispetto a quello della provincia di Milano.
Un altro dato significativo su cui è necessario fare una riflessione riguarda la percentuale di ritrovamenti sul totale delle denunce effettuate. In questa categoria spicca in positivo con l’84,2% la provincia di Monza e della Brianza, un dato che evidenzia una gestione particolarmente efficace nelle operazioni di ritrovamento in questa provincia, con tassi di successo superiori rispetto alla media regionale (72,6%). Tale dato risulta ancora più significativo, se si mette in relazione alla bassa percentuale di denunce sul totale della regione (5,9%) inferiore alla percentuale degli abitanti della provincia sul totale regionale (8,8%).
Un dato altrettanto esplicativo riguarda la percentuale di persone ritrovate decedute nelle varie province. In questo caso, è importante riportare i risultati ottenuti per le province di Bergamo (25%) e di Lecco (10%), che corrispondono al 35% del totale delle persone decedute a livello regionale.
I dati regionali
A livello regionale, la Lombardia è una delle regioni che ha avuto una maggiore incidenza sul totale dei casi raccolti, con il 13,77% di denunce (1610 casi), resta inoltre la regione dove si sono registrate più denunce di scomparsa di cittadini italiani con 896 casi sul totale, e una percentuale di ritrovamento dell'81% (726 su 896 casi).
Confrontando i dati raccolti con quelli dello stesso periodo dell'anno precedente, in Lombardia sono stati denunciati 1610 casi durante i primi sei mesi dell'anno corrente, rispetto ai 1467 casi del 2023. Un dato positivo invece è rappresentato dall'incremento significativo dei ritrovamenti di persone scomparse nell'arco dei primi sei mesi dell'anno, che ammonta a 1169 ritrovamenti rispetto ai 959 dell'anno scorso.
Sul totale delle persone scomparse, considerando le denunce per nazionalità, 896 casi riguardano cittadini italiani, tra cui 510 minori. In riferimento a questo ultimo dato, la relazione riporta che la Lombardia è una delle regioni con maggiore tasso di casi denunciati sul totale nazionale. Detiene comunque il primato a livello di ritrovamenti, pari all'82,7% sul totale nazionale. Su 896 casi, 170 sono denunce ancora attive, e 18 persone sono state trovate senza vita.
Per quanto riguarda i cittadini stranieri, sono stati registrati 714 casi, dei quali 570 erano minori. In questo caso, sono ancora attive 271 denunce e 2 sono state le persone ritrovate decedute.
Considerando una classificazione più generale, i dati riportano un maggior tasso di scomparse tra la componente maschile della popolazione regionale, con una percentuale del 61,3% contro il 38,7% che invece interessa la componente femminile.
scomparsi in Lombardia per età: maggioranza minorenni
scomparsi in Lombardia per nazionalità: maggioranza italiani
scomparsi in Lombardia per genere: maggioranza componente maschile
Nella relazione presa in esame, il Commissario straordinario Maria Luisa Pellizzari, riporta che le principali motivazioni di scomparsa sia per i cittadini italiani e che per quelli stranieri, a livello nazionale, sono legate ad allontanamento volontario. Nel caso specifico dei cittadini stranieri, un'analisi più approfondita evidenzia che tali scomparse avvengono spesso da istituti e comunità, in particolare per quanto riguarda i minori stranieri.
Un totale di 11.694 scomparse in Italia solo nei primi sei mesi dell'anno
Nel primo semestre del 2024, in Italia sono state registrate 11.694 denunce di scomparsa, con 6.664 ritrovamenti, mentre restano attive 5.030 denunce (dati aggiornati al 30 giugno).
Dal report sulle persone scomparse, emerge in particolare il fenomeno delle “scomparse ripetute”, spesso segno di profondo disagio: tra gli 11.694 eventi segnalati, 858 persone hanno generato da sole 2.246 segnalazioni di allontanamento. Complessivamente, le persone scomparse nel periodo sono quindi 10.306.
A differenza degli anni passati, si osserva una diminuzione del 10% rispetto allo stesso periodo del 2023, con 11.694 denunce rispetto alle 13.031 dell'anno precedente. La media giornaliera delle denunce è scesa a 64 casi, sette in meno rispetto al primo semestre 2023.
Anche gli indici di ritrovamento evidenziano una tendenza positiva: il tasso di rintraccio è passato dal 48% nei primi sei mesi del 2023 al 57% nel 2024.
Dall'analisi per fasce d’età, i minori di 18 anni risultano la maggioranza, con il 69,6% (8.143 denunce), seguiti da persone tra i 18 e i 65 anni (26,2%, ovvero 3.067 denunce) e dagli ultrasessantacinquenni (4,1%, pari a 484 denunce). I tassi di ritrovamento variano: il 77,3% per gli ultrasessantacinquenni, il 73,1% per la fascia 18-65 e il 49,7% per i minori.
Per quanto riguarda la nazionalità, il fenomeno delle persone scomparse continua a interessare maggiormente i cittadini stranieri, sebbene con una diversa incidenza: nel primo semestre 2024 le denunce di stranieri rappresentano il 57% del totale (6.652 su 11.694 casi), in calo rispetto al 65% del 2023, mentre le denunce di cittadini italiani sono salite al 43%, contro il 35% del periodo equivalente dell'anno precedente.