Nel Piccolo Tibet

Torce olimpiche a Livigno: una mostra, un viaggio nella storia dello sport

In attesa dell’avvento delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 a Livigno si può ripercorrere la storia della fiamma olimpica

Torce olimpiche a Livigno: una mostra, un viaggio nella storia dello sport
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Il Piccolo Tibet ha sempre dato del tu allo sport con la “S” maiuscola. Quello dei grandi professionisti che ogni anno scelgono Livigno per prepararsi al meglio agli appuntamenti internazionali, su tutti i due più grandi nomi del nuoto italiano, Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri, ma anche le società sportive: ultima la Sampdoria di Andrea Pirlo che proprio qui sta svolgendo la sua preparazione precampionato.

Torce olimpiche a Livigno: una mostra, un viaggio nella storia dello sport

Ma la proposta sportiva di Livigno non si ferma all’offerta di servizi all’avanguardia e sfocia anche nella storia dello sport, in particolare nella storia della competizione sportiva per antonomasia, le Olimpiadi. Da oltre un anno, il suo centro sportivo, l’Aquagranda, è stato nominato Centro di Preparazione Olimpica e tale nomina ha portato con sé anche un’interessantissima mostra dedicata alle torce olimpiche che si sono susseguite dal 1936 a oggi.

In attesa dell’avvento delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 a Livigno si può ripercorrere la storia della fiamma olimpica che rappresenta lo sforzo costante di ogni atleta, la speranza nella vittoria, la passione bruciante del sogno sportivo. Una fiamma che, passando di torcia in torcia, ha viaggiato negli angoli più isolati del pianeta, assistendo ai più grandi momenti di sport che hanno segnato la storia di una disciplina o del mondo intero.

Dalla torcia di Berlino del ’36 che ha visto Jesse Owens vincere 4 medaglie d’oro nel covo dei nazisti a quelle più recenti come Atene 2004, Pechino 2008, Londra 2012 e Rio 2016 che hanno visto Michael Phelps e Usain Bolt emergere, affermarsi e diventare leggende; dall’edizione di Messico ’68 che vide per la prima volta una donna come tedofora, a quella di Montreal del ’76 che vide per la prima volta la fiamma olimpica trasformarsi impulso elettrico, essere trasmessa in Canada via cavo e quindi trasformata di nuovo in fuoco, attraverso uno specchio parabolico.

Insomma, di storie e curiosità relative alle torce olimpiche, dalle più classiche alle più innovative, ce ne sono parecchie e a Livigno, all’Aquagranda, è possibile riscoprirle tutte. E poi la mostra si può apprezzare ancora di più grazie a un’audioguida in italiano e in inglese che offre contenuti extra, anche video, che vanno ad approfondire la storia delle torce olimpiche...

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