Tapiro d’oro per l’atleta Filippo Tortu, velocista e campione olimpico a Tokyo nella staffetta 4×100 con casa a Carate Brianza, in provincia di Monza e Brianza e a pochi chilometri dal Casatese.
Valerio Staffelli, inviato di Striscia la Notizia, ha raggiunto il centro sportivo di Giussano, dove Tortu si allena, per la vicenda che vede il fratello maggiore Giacomo indagato per presunto spionaggio nei confronti del collega azzurro e campione olimpico Marcell Jacobs.
Tapiro d’oro per l’atleta Filippo Tortu
Come riporta Prima Monza, nella puntata trasmessa dal tg satirico di Canale 5, Staffelli ha incontrato prima Salvino Tortu, allenatore del figlio Filippo, e poi lo stesso campione olimpico cresciuto a Costa Lambro, frazione di Carate Brianza.
“Non so nulla… Sono caduto dalla sedia”, le parole del papà allenatore ai microfoni di Striscia la Notizia.
Che non ha aggiunto altro. Così come, del resto, non ha dichiarato nulla lo stesso velocista azzurro al termine della seduta di allenamento in preparazione ai prossimi Mondiali di staffette, in programma a maggio in Cina e più volte stuzzicato sulla vicenda che vede coinvolto il fratello maggiore.
“Ho già detto quello dovevo dire, mi fa piacere che siete venuti qui, ma non ho niente da dire“, ha ripetuto più volte a Staffelli porgendogli anche un quadrifoglio. Prima di lasciarsi andare a un sorriso quando l’inviato del tg satirico lo ha simpaticamente invitato a portare con sé in Asia il Tapiro d’oro con una pungente battuta: “E’ doping, ma consentito!”.
“Però non ci sta in valigia, preferisco metterlo davanti al letto”, ha prontamente replicato Filippo Tortu prima di congedare Staffelli.
L’ipotesi è che, tra il 2020 e il 2021, Giacomo Tortu avrebbe incaricato una società di raccogliere informazioni mediche, ma anche telefonate e messaggi privati, dello sportivo. Per questo è stato indagato dalla Procura di Milano per concorso in presunte intercettazioni abusive nei confronti di Marcell Jacobs. Secondo le accuse, (a fare il nome di Giacomo Tortu sarebbe stato in un interrogatorio l’ex poliziotto Carmine Gallo, amministratore delegato di Equalize) il fratello maggiore di Filippo Tortu avrebbe «assoldato» un superhacker vicentino per trovare tracce di doping nelle analisi di Jacobs.
Chi è Giacomo Tortu
Studente di filosofia, appassionato di storia, un passato da duecentista, (vanta un personale di 21”05 sui 200 metri nel 2015), a lungo capitano dell’Atletica Riccardi di Milano, Giacomo Tortu, 32 anni compiuti lo scorso 25 gennaio, «sognava» di diventare assessore allo Sport a Carate Brianza con l’impegno a rilanciare il centro sportivo comunale.
Lo aveva raccontato in un’intervista al Giornale di Carate, in occasione della candidatura alle elezioni comunali del giugno 2018 nelle file della lista «Energie per l’Italia» a fianco del dentista Massimo Roncalli nella coalizione a sostegno di Luca Veggian, poi eletto sindaco.

L’avventura nella politica cittadina per lui però non si rivelò fortunata. Con il 3,13 per cento, la lista non ottenne seggi in Aula nonostante «a tenerlo a battesimo» durante la campagna elettorale fu proprio il fratello minore Filippo, all’epoca già sotto i riflettori dell’atletica internazionale e fresco di primato personale sui 100 metri con il 10’’03 ottenuto sulla pista della Fontanassa a Savona.
La consacrazione ufficiale di Filippo, allenato dal papà Salvino, fu di fatto il trampolino di lancio per la carriera del fratello maggiore presto diventato manager del futuro campione olimpico di Tokyo, amministratore delegato delle holding di famiglia, allargatesi ben oltre la gestione casalinga. Giacomo Tortu è oggi responsabile «Area sportiva, Meeting e Nuovi progetti» della srl Sprint Academy di cui sono quotisti al 50% il padre e l’ex collega di Publitalia e fidato consigliere Marco Natale Bellati, che partecipa anche alle quote di «Raptors Milano», società di consulenze di allenamento, di cui Giacomo è fondatore e presidente.