Allevamenti intensivi

Successo per la proiezione di "Food for profit"

Al termine della proiezione, i presenti sono stati invitati a rispondere a un breve sondaggio online sulle loro reazioni al film, con risultati mostrati in tempo reale

Successo per la proiezione di "Food for profit"
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Grande affluenza e sala gremita all'Auditorium di Lomagna (oltre 100 persone, provenienti anche da fuori) per la proiezione di "Food for profit", il docu-film di denuncia di Giulia Innocenzi e Pablo D'Ambrosi sul sistema degli allevamenti intensivi, in Italia e in Europa.

La serata, patrocinata dal Comune di Lomagna e dalla Cooperativa Paso, dopo una breve introduzione del sindaco Cristina Citterio, è stata sapientemente moderata dai ragazzi di Progetta_Lo (Alice, Giacomo e Pietro) che hanno proposto, promosso e organizzato con grande impegno l'evento, curato sin nei minimi dettagli per stimolare il massimo coinvolgimento nei partecipanti.

Successo per la proiezione di "Food for profit"

Su un bancone all'ingresso della sala, come suggerimenti bibliografici di approfondimento, sono stati disposti numerosi libri (classici, best-seller, ultimi usciti, nonchè libri illustrati per ragazzi) sulle tematiche trattate nel film, a disposizione dei presenti per una rapida consultazione e/o "annotazione fotografica"; tra questi non potevano mancare "Se niente importa" di Johnatan Safran Foer, che è stato di grande ispirazione per Giulia Innocenzi, nonché "Trita Carne", il libro da lei pubblicato nel 2016.

Il sondaggio

Al termine della proiezione, i presenti sono stati invitati a rispondere a un breve sondaggio online sulle loro reazioni al film, con risultati mostrati in tempo reale, da cui è emerso che:

  • Le emozioni prevalenti suscitate dal film sono state rabbia/indignazione (44%), seguita da preoccupazione per il futuro (23,2%), e da sfiducia/delusione (20%), soprattutto nei confronti della politica;
  • Gli aspetti nei quali gli spettatori si sono sentiti più coinvolti sono stati innanzitutto la condizione degli animali negli allevamenti (33%), ma anche le condotte dei politici (24,6%), e a seguire l'impatto degli allevamenti sull'ambiente (20%) nonchè i rischi per la salute pubblica (15,4%);
  • La maggioranza dei presenti ha dichiarato che in seguito alla visione di questo film le loro scelte future cambieranno (36,9% molto; 29,2% moltissimo), segno che "Food For Profit" riesce davvero a "colpire nel segno".
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Il dibattito

Ne abbiamo avuto la conferma anche dall'interessante dibattito che ne è scaturito, tra cui ha colpito molti la testimonianza della signora Anna, che - a dispetto del sistema imperante basato sull'eliminazione degli scarti - da anni ormai alleva in casa le sue galline ovaiole con grande cura, scegliendole apposta tra quelle scartate dall'industria dell'allevamento e vendute a prezzi bassissimi perchè ritenute poco produttive, e constata come queste "rifioriscano" in tutti i sensi (anche nella produzione di uova), nel momento in cui tornano ad essere trattate con dignità e viene loro consentito di esprimere i propri bisogni etologici e di vivere a lungo fino al raggiungimento della vecchiaia.

L'intervista a Giulia Innocenzi

In coda alla serata è stata presentata un'ulteriore "chicca": l'intervista esclusiva a Giulia Innocenzi, raccolta dallo psicologo Marco Marchetti di ELFO Studio Associato, in occasione della proiezione tenutasi la settimana prima presso il Cinema Bloom di Mezzago. Intervista in cui Giulia racconta di come ha avuto origine il suo impegno verso queste tematiche, di qual è la situazione degli allevamenti in Italia nonchè in Lombardia, delle difficoltà che ha incontrato nel realizzare questo film, delle cose che l'hanno più sorpresa e non si aspettava di scoprire, di ciò che le sta dando più soddisfazione.
Infine, alla domanda "Cosa vorresti che le persone comprendessero dopo aver visto il tuo film? Pensi che i tempi siano maturi per un reale cambiamento?", Giulia risponde: "Dieci anni fa un film del genere non avrebbe avuto questi risultati. È importante che le persone capiscano che possono agire loro stessi, prima di tutto con la loro forchetta, quindi cambiare le loro abitudini alimentari, e poi pretendere dai partiti politici di non candidare certe persone, e dai politici di prendere le decisioni giuste, in favore dell'ambiente e degli animali".

Il commento degli organizzatori

"Insomma, è stata una serata davvero molto stimolante e partecipata, ricca di contenuti importanti e scomodi su cui vale però la pena di continuare a riflettere ed interrogarsi, soprattutto perchè riguardano tutti noi da vicino, molto più di quanto siamo portati a pensare - spiegano dall'organizzazione - Un sincero ringraziamento a Giulia Innocenzi per avere avuto il coraggio e la tenacia di portare avanti questo straordinario lavoro, che ci aiuta ad "aprire gli occhi" per poter "cambiare rotta", prima che sia troppo tardi".

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