Studente di 11 anni scrive al ministro Valditara, che gli risponde
Leonardo Capuzzo frequenta la 2C della secondaria di primo grado dell’Istituto Rita Levi Montalcini di Missaglia

«Che bello quando si riesce a superare una difficoltà o una debolezza grazie alla scuola, che spesso riesce a mettere a disposizione strumenti e occasioni per far crescere davvero gli alunni, non solo culturalmente ma anche umanamente, senza mai lasciare indietro nessuno». Recita così la parte forse più emozionante della lettera che Leonardo Capuzzo, studente della 2C della secondaria di primo grado dell’Istituto Rita Levi Montalcini di Missaglia, ha indirizzato proprio al nostro ministro per l’Istruzione, Giuseppe Valditara, ricevendo inaspettatamente una sua risposta.
Studente di 11 anni scrive al ministro Valditara, che gli risponde
Nonostante i suoi 11 anni, Leonardo ha infatti le idee ben chiare su quali caratteristiche dovrebbe avere la sua scuola ideale. Un tema su cui ha cominciato a riflettere grazie allo spunto fornito dalla professoressa di inglese, la quale, dopo aver spiegato alla classe l’organizzazione del sistema scolastico nel Regno Unito, ha chiesto a ciascun alunno di presentare la propria scuola ideale, utilizzando il mezzo da loro preferito. La scelta di Leonardo, appassionato di tecnologia, è da subito ricaduta su un video.
«Montare ed editare il video è stata la parte più facile, mentre più impegnativo è stato pensare al contenuto. Tuttavia, mi sono presto reso conto che il cuore della scuola sono gli alunni, che devono essere accompagnati dai loro professori. Non tutti sono uguali ed è bellissimo così, la scuola dovrebbe rispettare i tempi di tutti e nella scuola dei miei sogni le verifiche e le interrogazioni ci sono quando tutti sono pronti».
Ed è forse proprio questa attenzione nei confronti dei tempi e dell’unicità di ciascuno ad avere catturato l’attenzione degli adulti attorno a Leonardo, i quali, una volta visto il suo video, hanno mostrato di esserne rimasti colpiti e persino emozionati, cosa che l’ha spinto a scrivere al ministro Valditara. Una reazione più che comprensibile, considerata la maturità che dimostrano gli altri spunti offerti da Leonardo: «Mi rendo conto dell’importanza dei voti, che aiutano a capire il livello raggiunto dagli studenti, ma ritengo sarebbe meglio se non ci fossero – ha proseguito infatti Leonardo – Spesso un voto risulta riduttivo e non rispecchia il percorso e la fatica fatta da uno studente per raggiungere quel risultato. La cosa più importante, però, sarebbe che tutti gli alunni fossero amici, ma amici davvero! Senza prese in giro per i compagni o violenza verbale o fisica, perché si cresce meglio insieme».
Una volta inviata la mail al ministro, Leonardo non si aspettava di ricevere effettivamente una risposta. Invece, qualche giorno dopo è arrivata, confermando l’importanza e l’originalità degli spunti da lui offerti: «Sono rimasto soddisfatto soprattutto perché il ministro si è soffermato sul fatto che la scuola debba essere un luogo “accogliente e stimolante per tutti gli studenti”. Credo che non si possa cambiare radicalmente la scuola in poco tempo, ma spero che il ministro e tutti i docenti non smettano mai di mettersi in gioco per i propri alunni».
Angela Perego
Ciao Leonardo,sei davvero un alunno ok. Credo che la tua unicità ti aprirà le porte durante il tuo percorso di vita, detto questo hai proprio centrato uno dei grandi problemi che la scuola non è ancora riuscita a risolvere: la valutazione. Ma è necessario arrivare ad ogni fine periodo/ quadrimestre con lo stress di dover andare a tutte le interrogazioni altrimenti i docenti non sanno valutare? E perché poi non fare le lezioni interattive,in cui si può avere nel contempo un feedback da parte degli alunni? Osservare come reagisce un alunno e quanto partecipa ad una lezione: questa è valutazione. Ma sono una maestra che sogna... A proposito di sogni Leonardo, anche io ne ho uno per la scuola: che tutti i docenti si occupassero SOLO dei discenti. Ma questa è un'altra storia... Maestra Marietta.