Indagini in corso

Sotto sequestro il materiale disotterrato all'isola ecologica

Serviranno 150mila euro per smaltire i cumuli di terra mista a macerie e rifiuti accatastati nel piazzale attiguo all'isola ecologica di via Ca' Rossa a Merate

Sotto sequestro il materiale disotterrato all'isola ecologica
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Serviranno 150mila euro per smaltire i cumuli di terra mista a macerie e rifiuti accatastati nel piazzale attiguo all'isola ecologica di via Ca' Rossa a Merate.

Il materiale «sospetto» era emerso ormai un anno fa nel corso dei lavori di riqualificazione della struttura, ora praticamente completati.

Sotto sequestro il materiale disotterrato all'isola ecologica

L'area resterà tuttavia sotto sequestro fino a quando non saranno giunte al termine le indagini dei Carabinieri che stanno appurando la provenienza del materiale rinvenuto e la sua eventuale pericolosità.

 

I cumuli di terra estratta nel cantiere dell'isola ecologica di Merate

 

Lo stanziamento di 150mila euro necessari per la rimozione della terra contaminata è stato inserito nel bilancio di previsione attraverso la variazione votata in Consiglio comunale lunedì sera e presentata anche nel corso della Commissione Bilancio di giovedì.

150mila euro, la parte più consistente delle spese per la parte corrente inserite al capitolo «Tutela ecologica - Servizi vari».

Il primo cittadino Mattia Salvioni nel corso della Commissione ha spiegato che la cifra verrà coperta con una quota di avanzo libero ed è pari alla stima di quanto si prevede costerà lo smaltimento dei cumuli di terra, sulla base delle verifiche svolte negli scorsi mesi dall'Arpa, Agenzia regionale per la protezione ambientale della Lombardia.

«Fortunatamente gran parte del materiale sono macerie»

L’assessore all’Ecologia Silvia Sesana ha fatto sapere che fino a quando non saranno concluse le indagini non si potrà sapere con esattezza che cosa contiene la terra rimossa dall'area dell'isola ecologica nel corso dell'intervento di riqualificazione, «ma fortunatamente gran parte del materiale sono macerie» ha sottolineato.

Si sospetta però la presenza anche di rifiuti collegati alla presenza nell'area di un impianto di incenerimento, demolito nei primi Anni '90 e sulle cui macerie fu realizzata l'attuale discarica.

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