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Sirtori avrà la sua Pro Loco

L’iniziativa è stata presa da alcuni cittadini, tutti possono aderirvi, appuntamento il 6 novembre

Sirtori avrà la sua Pro Loco
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La costituzione di una Pro Loco anche per il Comune di Sirtori è l’obiettivo che un gruppo di cittadini, mossi dal desiderio di valorizzare maggiormente il territorio e le realtà in esso già presenti, intendono perseguire.

Pro Loco Sirtori, il primo appuntamento il 6 novembre

Al fine di discutere alcuni importanti dettagli organizzativi e di coinvolgere anche il resto della cittadinanza che dovesse manifestare interesse per questa iniziativa, il comitato promotore, che è coordinato da Barbara Colombo, ha dato appuntamento a tutti i sirtoresi interessati per il prossimo 6 novembre alle 11, durante un incontro pubblico che si terrà nell’aula magna della scuola primaria di via Pineta e in cui si cercherà di giungere alla costituzione del direttivo.

"Un gruppo di cittadini che si sta organizzando per una Pro Loco"

«Per il momento siamo semplicemente un gruppo di cittadini che si sta organizzando per poter aprire una Pro Loco anche nel nostro Comune – ha raccontato Elena Limonta, che, all’interno di questo gruppo si sta occupando di gestire la parte relativa alla comunicazione – Come ogni Pro Loco, il primo scopo che vogliamo perseguire è quello della valorizzazione del territorio, il che avverrà chiaramente anche dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, passando attraverso il Parco del Curone. Inoltre, ciò che ci preme fare è riuscire a “mettere un cappello” a tutte le associazioni che già agiscono sul territorio, ma che magari, o per l’età avanzata dei loro componenti oppure per inesperienza, promuovono poco le proprie attività sui social. Sono già numerose, infatti, le realtà di paese presenti, con questa iniziativa vorremmo anzitutto valorizzarle maggiormente, perché spesso le inziative proposte registrano scarsa partecipazione, dal momento che la promozione è bassissima. Inizialmente, dunque, ci occuperemo di coordinare le diverse associazioni e realtà esistenti, evitando che in una stessa giornata arrivino a concentrarsi più iniziative, che si verificano contemporaneamente perchè le diverse associazioni non hanno avuto modo di parlarsi tra loro. Vogliamo impedire che la cittadinanza possa disperdersi tra più eventi, in modo da evitare che a ciascuno di essi prenda parte un pubblico meno numeroso e che si disperdano conseguentemente anche le forze impiegate nell’organizzazione. In questo modo speriamo di riuscire a dare maggior forza a chi magari fa volontariato già da trenta o quarant’anni, e da cui non potremo fare altro che imparare».

Altro tema che sta già a cuore a questo gruppo di cittadini è quello relativo ai giovani. «Abbiamo intenzione di proporre alcune attività per i ragazzi delle superiori, i quali appartengono ad una fascia di popolazione spesso dimenticata – ha affermato Limonta – I giovani, infatti, fino alle medie hanno la possibilità di essere accompagnati anche attraverso i percorsi legati alla parrocchia, ad esempio nell’ambito della catechesi e dell’oratorio, ma poi dai 15 ai 20 anni c’è un vuoto. Coinvolgendo anche i ragazzi di RiFuGio, vorremmo promuovere queste iniziative, in modo da essere più presenti e raggiungere più persone».

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