L'intervento

Sentenza Italcementi, il rammarico dei comuni sconfitti

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota stampa diffusa dai comuni di Cornate d'Adda, Imbersago, Merate, Paderno d'Adda, Robbiate, Solza e Verderio

Sentenza Italcementi, il rammarico dei comuni sconfitti
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Sentenza Italcementi, il rammarico dei comuni sconfitti. Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota stampa diffusa dai comuni di Cornate d'Adda, Imbersago, Merate, Paderno d'Adda, Robbiate, Solza e Verderio, relativo agli ultimi sviluppi sul ricorso al TAR contro la Provincia di Bergamo ed ATS, con riferimento al progetto di Heidelberg Materials Cementi Italia S.p.a. (ex Italcementi S.p.a.) per l'incremento da 30.000 ton/anno a 110.000 Ton./anno di utilizzo di combustibili solidi secondari nel cementificio di Calusco d'Adda (BG).

Sentenza Italcementi, il rammarico dei comuni sconfitti

L'aumento da 30mila a 110mila tonnellate di combustibili alternativi nel "camino" di Italcementi (Heidelberg Materials) a Calusc0 d'Adda è stato infatti dichiarato legittimo con una sentenza del Tar di Brescia, con buona pace delle Amministrazioni comunali del Meratese e dell'Isola (Calusco esclusa) che avevano impugnato la questione.

Di seguito la nota integrale:

"Utilizzo di rifiuti solidi non pericolosi (CSS) nel cementificio di Calusco d’Adda di Heidelberg Materials Italia Cementi S.p.A. (ex Italcementi S.p.A.) – Esito dei ricorsi al TAR - Aggiornamento sull’attività di approfondimento da parte degli Enti aderenti al Protocollo di Intesa – Valutazioni e prossimi passi.

Nei giorni scorsi l’attività dei Comuni di Cornate d’Adda, Imbersago, Merate, Paderno d’Adda, Robbiate, Solza e Verderio, congiuntamente alla Provincia di Lecco, è arrivata alla conclusione del capitolo relativo al ricorso da noi presentato al TAR di Brescia per l’annullamento della Determinazione della Provincia di Bergamo, che aveva approvato la modifica dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) richiesta da Heidelberg Materials Italia Cementi S.p.A. per il cementificio di Calusco d’Adda, modifica mirata all’aumento della quantità di rifiuti, da utilizzare nel ciclo di combustione del cementificio, dalle attuali 30.000 ton/anno alle previste 110.000 ton/anno.

Il ricorso è stato promosso per chiedere alla Provincia di Bergamo la presa in carico degli approfondimenti prodotti dai tecnici incaricati dai sette Comuni e dalla Provincia di Lecco, i quali evidenziavano punti di debolezza nello studio sanitario con approccio epidemiologico prodotto da Heidelberg Materials Italia Cementi S.p.A.

Dopo la seduta del 18.12.2024, il TAR di Brescia ha emesso la sentenza che sancisce il rigetto del suddetto ricorso. Pur nel pieno rispetto delle decisioni prese dal Tribunale, siamo profondamente dispiaciuti per l’esito scaturito dal procedimento, che non rende assolutamente giustizia all’intento degli scriventi i quali, al di là delle mere considerazioni di “conformità amministrativa delle richieste depositate” trattate nella sentenza, altro non ricercano se non un migliore approfondimento degli studi sanitari a maggior tutela della salute della popolazione.

Al di là delle considerazioni strettamente amministrative e procedurali, la sentenza non tiene conto della grande preoccupazione in merito al progetto espressa dai Comuni/Enti coinvolti, i quali con l’esposto presentato al TAR hanno voluto evidenziare e veicolare un forte messaggio: il nostro territorio è già fortemente antropizzato e sotto pressione dal punto di vista ambientale ed è importantissimo presidiare e studiare ai massimi livelli di approfondimento ogni progetto che possa eventualmente apportare maggiori inquinanti all’ambiente a danno della salute dei Cittadini.

Dispiace che il TAR non abbia colto questa precisa volontà, decidendo quindi di respingere il nostro ricorso, mentre invece avrebbe potuto prescrivere alle nostre controparti, avendo loro potere di discrezionalità operativa all’interno delle pratiche di VIA-AIA, di adottare studi/analisi di maggiore accuratezza e prudenzialità, come da noi suggerito.

Prendendo atto con grande rammarico e senso di responsabilità della decisione del TAR di Brescia in merito al ricorso da noi promosso, vogliamo quindi proseguire nella nostra attività con l’intento di ottenere un migliore risultato tecnico/analitico anche all’infuori delle pratiche autorizzative già consolidate ed approvate dalla Provincia di Bergamo e, se possibile, anche in collaborazione con gli Enti deputati alla tutela della salute dei Cittadini.

Nelle prossime settimane ci confronteremo con i tecnici che hanno seguito per i Comuni scriventi il percorso di monitoraggio per capire, insieme, come operare per ottenere, in ogni caso, la miglior possibile indagine sanitaria che possa fotografare l'impatto dell'attività del cementificio sulla popolazione residente, fornendo un ulteriore contributo tecnico per informare con maggiore accuratezza e rassicurare sia noi Amministratori, gravati del compito di tutela della salute pubblica, sia direttamente i Cittadini che hanno sempre seguito con interesse e preoccupazione questa vicenda, convinti che si possa predisporre un'analisi sanitaria più completa di quella predisposta da Heidelberg Materials Italia Cementi S.p.A.

Si evidenzia che per lo svolgimento di questa indagine è necessario disporre delle mappe di diffusione e i dati di ricaduta delle emissioni che, nell’ambito del ricorso, abbiamo chiesto ci venissero fornite da Heidelberg Materials Italia Cementi S.p.A. In questa occasione il TAR, a seguito della nostra richiesta, ha richiesto i pareri degli enti in merito. Ebbene, siamo rimasti esterefatti quando la Provincia di Bergamo, ARPA ed ATS hanno depositato agli atti memorie sostenendo che ci venisse negata la fornitura di tali mappe / dati, obbligando quindi gli Enti ricorrenti ad impegnare ingenti ulteriori risorse pubbliche per produrre delle mappe e dei dati tecnici di fatto già esistenti ed utilizzati all’interno della procedura.

Oltre al lavoro sullo studio, siamo in attesa della convocazione del primo tavolo di monitoraggio da parte della Provincia di Bergamo, annunciato già dallo scorso settembre, e al quale intendiamo partecipare attivamente. Per coloro che volessero approfondire con maggiore dettaglio l’intero percorso portato avanti da novembre 2023, abbiamo predisposto il documento allegato.

Comuni di Cornate d’Adda, Imbersago, Merate, Paderno d’Adda, Robbiate, Solza, Verderio. Gennaio 2024"

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