Scuola media di Casatenovo: la minoranza attacca sui costi
A preoccupare il gruppo guidato da Angelo Perego sono le spese previste per realizzare l'opera, che ammonta a 10 milioni di euro.
Scuola media di Casatenovo al centro di un intervento della minoranza CasateSi. Ma non si tratta questa volta del plesso attuale, dove l'8 settembre scorso è crollato il soffitto dell'auditorium, ma di quello in costruzione. A preoccupare il gruppo guidato da Angelo Perego è il costo dell'opera, che ammonta a 10 milioni di euro.
Scuola media di Casatenovo: costerà 10 milioni di euro
"Indietro non si torna …. però è sempre un peccato constatare come vi sia mancanza di corretta informazione e comunicazione anche in merito all’opera pubblica più importante del nostro territorio. Sei milioni di euro, e già a disposizione dell’Amministrazione comunale, fu sventagliato ai quattro venti…. In realtà sono sei milioni di mutuo, che parte nel 2025 (in quanto nel frattempo è invece finito il periodo di preammortamento) e ad opera incompiuta=non finita; incompiuta non solo per le sfortunate vicende che hanno riguardato la prima parte di questo
cantiere (ritrovamenti archeologici, Covid, aumento prezzi, ritardi e difficoltà dell’impresa) incompiuta perché così era previsto. In questo primo appalto (lotto 1) è prevista la realizzazione dell’involucro ed il completamento di 7-8 classi e qualche bagno, il resto è al rustico (non praticabile)" esordiscono i CasateSi nel loro comunicato.
La minoranza elenca tutte le spese per la scuola media
"Per il completamento del resto della scuola (lotto 2: le altri classi, altri bagni, segreteria, mensa, laboratori ecc) servono altri 2 milioni e 100mila euro (importo vecchio di qualche anno, da riattualizzare). E così la scuola è finita? NO! Manca ancora la palestra ed il completamente delle aree esterne. Stiamo parlando di quasi 10 milioni di euro di spesa complessiva" proseguono Perego e i suoi.
"Bello il progetto, ma non lo pagano gli architetti"
"Stiamo parlando che ad oggi abbiamo davanti una serie di appalti ancora da concepire. Mesi di burocrazia prima ancora che riparta il cantiere. Stiamo parlando che ad oggi, se non si riesce a portare a casa un po' di quattrini dalla partecipazione a qualche bando regionale o nazionale che fornisca una sufficiente copertura economica (e mi domando perché non sia ancora stato
fatto) non sappiamo neanche se ce la si fa a finirla … con che soldi? Bello il progetto! Anzi, bellissimo. Non abbiamo dubbi che sarà una scuola davvero bella (a un passo dal polo unico =altra opportunità mancata) Le archistar fan presto a fare bei progetti. Tanto non pagano mica loro" prosegue il comunicato.
"Non facciamo il passo più lungo della gamba"
Il documento prosegue poi ricordando anche il confronto già avvenuto di recente in Consiglio comunale: "A noi hanno insegnato a fare il passo secondo la gamba. Tipologie costruttive e architettoniche che avrebbero consentito la realizzazione dell’opera con costi più contenuti ci sono. Vi ricordate gli spogliatoi nuovi in costruzione per il centro sportivo? Stessa cosa: Belli! Un milione e 200mila euro... belli!"
"Indietro non si torna. Ma avanti in qualche modo bisogna pur andare per due volte abbiamo portato questo argomento in Consiglio comunale. Per due volte ci è stata spiegata (non rispondendo
alle domande) la martoriata storia di questo cantiere (che ormai credo tutti conoscano e certamente riguarda anche circostanze di cui questa Amministrazione non ha assolutamente colpa). Ma nulla è stato detto in merito al proseguo dei lavori, se non sbilanciarsi infine a dire che verosimilmente potrebbe esser pronta per l’anno scolastico 2026/2027. Sarebbe un sogno!" si sfoga Perego insieme ai colleghi.
"Niente strategia né pianificazione"
"Non vediamo una strategia, manca la pianificazione. Non basta andare avanti facendo quel che si può, coi mezzi di cui si dispone, tant-al-toc, buona volontà e che Dio ce la mandi buona! Stiamo parlando di un’opera da 10 milioni di euro! È necessario un minimo di strategia, che significa pianificazione, che significa avere una scaletta, delle date, degli obiettivi temporali (da incastrarsi ovviamente con le necessarie coperture economiche) - aggiunge il gruppo - Tanto ormai sarà comunque un “che Dio ce la mandi buona”, siamo in mezzo al mare e coi venti di burrasca, diamoci
almeno una rotta e dei turni per remare o non se ne esce …. Ma qui usciamo dal campo tecnico ed entriamo in quello filosofico…. Ma stai a vedere che è proprio lì il problema? Per quanto sopra detto e per cercare di arrivare a compimento di quest’opera quanto prima, ci sentiamo in dovere, nei confronti di tutta la cittadinanza, di fornire i nostri suggerimenti (tecnici o filosofici). Suggerimenti che potremo trarre a seguito di un sopralluogo in cantiere e ad un incontro con i tecnici, che chiederemo nei prossimi giorni".