Sciopero generale, la posizione della Cisl Monza Lecco sulla manovra finanziaria
Ad alcuni elementi positivi, secondo il sindacato, si affiancano "aree di forte criticità"
Sciopero generale, la Cisl Monza Lecco analizza la manovra finanziaria del Governo Meloni.
Ad alcuni elementi positivi, riscontrati dal sindacato, si affiancano "aree di forte criticità".
Sciopero generale, la posizione della Cisl Monza Lecco sulla manovra finanziaria
Pubblichiamo integralmente il comunicato diffuso dalla Cisl Monza Lecco:
Analizzando i contenuti della Manovra di bilancio la CISL ha colto elementi di positività conformi alle istanze avanzate. Due terzi delle risorse disponibili sono già destinate a lavoro, pensioni e famiglie. “Rispetto alle nostre richieste” spiega Mirco Scaccabarozzi, Segretario Generale della CISL Monza Brianza Lecco “si è ottenuto quanto non potevamo certo dare per scontato: il taglio al cuneo fiscale, che porterà fino a 1.200 euro in più nelle tasche di 16 milioni di lavoratori, la conferma dell’accorpamento dei primi due scaglioni IRPEF con vantaggi per le classi medie, l’estensione della no tax area a 8.500€; la detassazione dei premi di produzione, confermata al 5% per il triennio 2025/27; la decontribuzione per l’assunzione delle lavoratrici madri e gli incentivi per l’assunzione di donne, giovani e lavoratori svantaggiati; per le famiglie abbiamo ottenuto il prolungamento dei congedi parentali, il bonus nido potenziato e il bonus nascite, con un assegno di 1.000€ per i nati nel 2025”.
Nondimeno, la CISL individua aree di forte criticità che devono essere superate.
“Urge, ad esempio, un aumento delle risorse per assumere docenti di sostegno e personale Ata, adeguando gli organici per rispondere ai bisogni crescenti nelle scuole” continua Scaccabarozzi “Manca un piano strutturale per ridurre il precariato e riformare il sistema di assunzione, necessario per una maggiore stabilità del corpo docente. Assolutamente da restituire al mittente l’ipotesi di riduzione delle dotazioni organiche del personale docente e Ata, che rischia di compromettere la qualità e l’efficacia dell’offerta educativa. Nel pubblico impiego è necessario rivedere la riduzione del turn over (75% per il 2025) per evitare carenze di personale nelle amministrazioni con più di 20 dipendenti stabili. Per quanto riguarda la sanità si chiedono risorse aggiuntive per le assunzioni del 2025 perché è cruciale avviare un piano di assunzioni sin dal prossimo anno per affrontare le carenze strutturali, migliorare l’efficienza e ridurre i tempi di attesa”.
“Quanto alla previdenza” dichiara il Segretario dei pensionati della FNP CISL Monza Brianza Lecco, Enrico Civillini, “riteniamo positivo il ripristino dell’indicizzazione delle pensioni all’inflazione secondo la norma preesistente che era stata sospesa negli anni 2023 e 2024. Questa è una delle misure da noi richieste con la piattaforma unitaria CGIL CISL UIL presentata al Governo”. La rivalutazione sarà riconosciuta al 100% ai trattamenti pensionistici fino 4 volte il trattamento minimo INPS, al 90% ai trattamenti pensionistici con importo compreso tra quattro e cinque volte il trattamento minimo INPS e al 75% alle pensioni di importo superiore a cinque volte il predetto trattamento minimo.
“Si valuta positivamente il mantenimento di Opzione donna ma chiediamo il ripristino delle condizioni precedenti senza gli attuali requisiti che riducono la platea delle potenziali beneficiarie, e chiediamo la stabilizzazione di Ape sociale e Quota 103 che vengono di nuovo prorogate” conclude il Segretario Civillini.
CISL e FNP CISL concordano sulla necessità di un forte patto intergenerazionale che deve impegnare maggiormente il Governo a tutela dei giovani. “In un Paese che invecchia rapidamente” spiegano i due Segretari, “abbiamo il dovere di creare le condizioni perché le generazioni future abbiano una garanzia pensionistica. È urgente quindi introdurre una pensione contributiva di garanzia che protegga chi ha carriere discontinue e nel contempo puntare sulla previdenza complementare potenziando la campagna informativa e introducendo il silenzio assenso così da favorirne l’adesione”.
“Ora è il momento di sedersi ai tavoli dei vari Ministeri per proporre le nostre correzioni” dichiara Scaccabarozzi. “Vogliamo ottenere un ulteriore taglio al cuneo fiscale, insieme alla riduzione della seconda aliquota IRPEF, ci batteremo a sostegno degli organici della scuola, oltre a pretendere che vengano stanziati i fondi necessari al settore dell’automotive”.
Nella sua tradizione contrattualista, non manca certo l’impegno della CISL per l’aumento dei salari, erosi in questi anni dall’inflazione. “In questa direzione” spiega ancora Scaccabarozzi “si è concentrato l’impegno per il rinnovo dei CCNL: dagli Alimentaristi al Tessile/Abbigliamento (che prevede un aumento medio di 232€ per 180.000 dipendenti nel triennio 2024/2027), dal CCNL Pubblico Impiego Funzioni centrali 2022/2024 (per 196.000 dipendenti con un aumento stipendiale medio di 165€) al rinnovo del CCNL dei Bancari con il quasi totale recupero dell’inflazione”.
“Crediamo che oggi in gioco, oltre alle misure, ci sia il modello sindacale per il prossimo futuro” dichiarano all’unisono i due Segretari. “Tre i valori guida della nostra azione: responsabilità, partecipazione, solidarietà. Siamo determinati a continuare il confronto con il Governo auspicando quel contratto sociale che consenta al Paese di affrontare unito tutte le sfide che ha davanti”.
“Queste le ragioni che ci hanno portato a non indire lo sciopero generale” conclude il Segretario Generale della CISL Monza Brianza Lecco “Ma di fronte a chi, sul piano politico, strumentalmente, chiama in causa il diritto alla sciopero rispondiamo, con chiarezza, che mettere in discussione il diritto allo sciopero significa mettere in discussione la democrazia”.