Merate - Lecco - Bellano

Sciopero della sanità lecchese: lavoratori in presidio davanti al Mandic, in campo anche i sindaci

La protesta, a Merate è stato anche un momento per ribadire con forza la necessità di difendere il presidio sanitario territoriale, ciclicamente al centro di ipotesi di ridimensionamento

Sciopero della sanità lecchese: lavoratori in presidio davanti al Mandic, in campo anche i sindaci
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850 lavoratori  contagiati dal Coronavirus a causa della “mancata attenzione alla sicurezza”, lo  smantellamento dei servizi territoriali,  la “cronica mancanza di personale”: sono solo alcuni dei motivi alla base dello sciopero della sanità lecchese indetto da  Cgil Lecco, Cisl Monza e Brianza, Uil del Lario, nursing Up, Usb, Nursid e Rsu per la mattinata di oggi, venerdì 14 maggio 2021.

Sciopero della sanità lecchese

Uno sciopero di due ore, con presidi davanti agli ospedali Manzoni di Lecco, Mandic di Merate e Umberto Primo di Bellano, che arriva dopo un anno di agitazione, con tentativi di conciliazione anche davanti al Prefetto.

Lavoratori in presidio davanti al Mandic

La protesta, a Merate è stato anche un momento per ribadire con forza la necessità di difendere il presidio sanitario territoriale, ciclicamente al centro di ipotesi di ridimensionamento. Timori che hanno preso ultimamente sempre più forza tanto da spingere alcuni  sindaci nel meratese e del Casatese  a partecipare alla manifestazione. Presenti  i primi cittadini di Paderno Gianpaolo Torchio, Calco Stefano Motta,   Missaglia Bruno Crippa, Osnago Paolo Brivio, il vice de La Valletta Brianza Peter Sironi, l’assessore Fabio Crippa di Casatenovo.

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Francesco Scorzelli, Usb

La privatizzazione della sanità: questa la "deriva" pericolosa con forza da Francesco Scorzelli del sindacato Usb.

Lo sciopero al Manzoni

Presenti, davanti all'ospedale di Lecco, Diego Riva della Cgil Lecco, Mirco Scaccabarozzi della Cisl Monza Brianza Lecco, Massimo Coppia della Uil Lario e Mariella De Astis di Nursing  Up che hanno sviscerato i contorni di una situazione che i lavoratori vivono con crescente preoccupazione.

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Diego Riva, Cgil Lecco

"Asst deve è capire che è necessario un confronto che si rispetti dentro regole che esistono da sempre nelle relazioni sindacali. Troppi problemi non sono stati risolti e questo non è accettabili. Uomini e donne continuano a essere in trincea per tutelare al massimo la salute delle persone"

Mirco  Scaccabarozzi, Cisl Monza Brianza Lecco

"Oggi scioperiamo per garantire che il presidio di Lecco continui a mantenere tutta la sua attrattività con condizioni di lavoro che devono essere dignitose. Montagne di ore di ferie non godute e l'alto numero di contagi: queste cose non  garantiscono la credibilità della struttura ospedaliera"

 

Massimo Coppia, Uil Lario

"Scioperiamo per il diritto alla salute e per il diritto a una sanità pubblica contro la privatizzazione di Regione Lombardia. Siamo contro allo scempio degli ambulatori chiusi. Ci sono pazienti oncologici, diabetici, fragili, psichiatrici che non hanno più le cure da 15 mesi"

Mariella De Astis Nursing Up

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