CERNUSCO - VERDERIO

Sciopero alla IHI Charging: l'azienda replica ai sindacati

"L’azienda non tollera e non tollererà più né insinuazioni sulla gestione della Sicurezza, né velati avvertimenti del tipo - senza corrette relazioni sindacali non si esce bene da questa situazione - ".

Sciopero alla IHI Charging: l'azienda replica ai sindacati
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Riceviamo e pubblichiamo la nota di dell'ingegner Giovanni Ortolan della  IHI Charging Systems International S.p.A. a seguito delle dichiarazioni delle sigle sindacali dopo lo sciopero della scorsa settimana.

Sciopero alla IHI Charging: l'azienda replica ai sindacati

Dipende dai punti di vista

Ripercorriamo la narrazione del Sindacato, citando le “asserzioni” – e mostrando i fatti. Il 27% della Forza Lavoro aderisce allo sciopero, (in molte aree lo 0%) significa “Grande Adesione”?

Dipende dai punti di vista.

Il 17% della Forza Lavoro partecipa all’assemblea, (in molte aree lo 0%) significa “Grande Adesione”?

Dipende dai punti di vista.

Prospettare al Sindacato -in tempo di Pandemia Internazionale (ad oggi almeno 5.570.163 morti, fonte OMS)- l’organizzazione dell’assemblea da piattaforma informatica (come già fatto peraltro nel 2020), permettendo la partecipazione tramite proprio smartphone direttamente dal posto di lavoro o da casa (malattie, quarantene, ferie, etc…), permettendo quindi la partecipazione potenziale del 100% delle risorse, significa “negare le assemblee retribuite, coprirsi dietro la pandemia e non garantire il diritto all’assemblea”?

Dipende dai punti di vista.

Per inciso, dal 1° gennaio 2022 la RSU di Cernusco risultava essere decaduta pertanto l’azienda avrebbe dovuto e potuto considerare nulla la richiesta di assemblea sul sito di Cernusco, invece l’azienda ha proposto una modalità per permettere a tutti di parteciparvi.-

Far utilizzare ferie/permessi (quelli maturati nell’anno precedente) ai dipendenti come condizione di maggior favore per evitare il ricorso agli ammortizzatori sociali (quindi garantendo stipendio pieno e piena maturazione dei ratei), comunicandolo e motivandolo preventivamente al Sindacatosignifica “mortificare” o “non coinvolgere” i dipendenti?

Dipende dai punti di vista.

Investire milioni di euro ogni anno per la gestione di Salute e Sicurezza (che vuol dire analizzare e gestire i rischi per renderli residuali) e avere un’area dedicata alla sicurezza composta da 7 specialisti in costante formazione e aggiornamento (ben oltre a quanto preveda la normativa), significa che “…Non permettiamo a Ihi su un nobile tema come la sicurezza a farne strumento per non fare e non dare nulla ai lavoratori…” (qualsiasi cosa questa frase significhi)?

Dipende dai punti di vista.

 

Proporre al Sindacato, all’interno di un accordo di secondo livello:

  • due anni di Premio di Risultato -nonostante la trattativa fosse avvenuta in tempi di Cassa Integrazione-;
  • parametri conosciuti e storicamente utilizzati quali l’Efficienza (OEE) e la Qualità (PPM);
  • in aggiunta un moltiplicatore (Zero Infortuni) che se fosse raggiunto sarebbe un punto di orgoglio per tutti i lavoratori dell’azienda oltreché una leva per migliorare ancora e sempre di più sul tema “Salute e Sicurezza sul luogo di lavoro”;

significa strumentalizzare la Salute e la Sicurezza sul luogo di lavoro?

Dipende dai punti di vista.

 

Trattare il PdR con il Sindacato in più incontri, per almeno 9 ore -oltre alle comunicazioni accessorie del caso-, significa sottrarsi alla contrattazione?

Dipende dai punti di vista.

-Per inciso, il Sindacato (interno ed esterno) ha già firmato (per l’anno fiscale 2020) un accordo di secondo livello presso IHI Charging Systems International S.p.A., con un PdR avente il parametro “zero infortuni” precisando di non essere d’accordo con tale meccanismo e che, pertanto, l’erogazione su quel parametro, se fosse avvenuta, sarebbe stata unilaterale. Così è stato.-

Prendere atto della distanza tra le posizioni (sì, a volte capita nei sistemi non caratterizzati dal Pensiero Unico) per poter concludere un accordo, ribadendo che il risultato di Efficienza, Qualità e Sicurezza verrà monitorato, decidendo come comportarsi a risultati consolidati, significa non considerare i lavoratori?

Dipende dai punti di vista.

Scegliere, 3 anni fa, di far terminare naturalmente rapporti di lavoro con le agenzie di somministrazione (dopo aver assunto a tempo indeterminato circa 60 risorse proprio attraverso questo canale) a favore del mantenimento della struttura interna, significa far perdere posti di lavoro?

Dipende dai punti di vista.

Applicare un accordo interno firmato dalle 3 sigle sindacali firmatarie del CCNL (per il momento applicato in azienda) nel quale, grazie all’opportunità data dal Governo, si agevolava la fuoriuscita volontaria di risorse (perlopiù fragili, vicine alla pensione o mamme con bimbi piccoli) che, se iscritte al sindacato, oltre ad un incentivo previsto dall’accordo, avrebbero potuto usufruire di due anni di NASPI, significa far perdere posti di lavoro?

Dipende dai punti di vista.

 

Non aprire alcuna procedura di mobilità nonostante la pandemia e la crisi dei semiconduttori abbiano sottratto all’automotive il 50% dei volumi per due anni; aver tenuto duro fino ad oggimomento della risalita, nel quale -ad oggi- non abbiamo riattivato neanche la Cassa Integrazione, significa non considerare o mortificare i lavoratori?

Dipende dai punti di vista.

Quasi tutto dipende dai punti di vista che ogni attore adotta per vedere e interpretare le cose: fa comodo “usare le aziende importanti - specialmente quelle che hanno deciso anni fa, per poca capacità/volontà di adeguamento a certi metodi, di tenersi fuori da alcune giostre del grande Lunapark delle Relazioni Industriali – pur di sgraffignare un po’ visibilità: in periodo di pandemia ci sono meno palchi e megafoni, l’azienda lo comprende e lo tollera.

L’azienda, però, non tollera e non tollererà più né insinuazioni sulla gestione della Sicurezza, né velati avvertimenti del tipo “senza corrette relazioni sindacali non si esce bene da questa situazione”.

Questo tipo di “avvertimento” rivolto dal Sindacato all’Azienda, fa pensare inevitabilmente alle opere di Leonardo Sciascia, opere le cui ambientazioni e le cui genti si riferiscono ad una tra le più celebri delle organizzazioni che fanno di questi avvertimenti il quotidiano ritornello. Ogni tanto leggere un libro fa bene, apre la mente ed evita di utilizzare espressioni che possono essere fraintese o male interpretate.

Per fortuna, la nostra Forza Lavoro conosce dati, intenzioni e stile dell’azienda, sa cosa è stato proposto e cosa è stato rifiutato “usando” (questa volta il termine è pertinente) la presunta volontà dei lavoratori per fini spesso meramente politici.

La nostra Forza Lavoro ha dato un chiaro messaggio alla Direzione Aziendale.

Non avevamo dubbi sarebbe stato così e per questo continuiamo fiduciosi nel nostro percorso di risalita fuori dalla pandemia: siamo riusciti a fare tanto negli ultimi 25+1 anni insieme, e molto faremo in futuro.

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