Riqualificazione del lago di San Rocco, stanziati 450mila euro
L’intenzione è quella di rendere l'area fruibile alla cittadinanza attraverso la realizzazione di nuovi percorsi e un generale risanamento delle sponde
Riqualificazione del lago di San Rocco stanziati 450mila euro.
Bloccati i soldi per riqualificare l'area umide del laghetto di San Rocco. Il Comune investirà per eseguire l'opera 450mila euro, ai quali si aggiungono i 50mila euro stanziati lo scorso settembre per affidare il servizio di progettazione. Un passo avanti verso la concretizzazione dell'intervento, da tempo nei piani dell'Amministrazione comunale, in attesa di ricevere le carte dei progetti da parte dell'aggregazione di professionisti che a fine ottobre aveva ottenuto l'incarico dal Comune.
Riqualificazione del lago di San Rocco, stanziati 450mila euro
Si tratta, nello specifico, del dottore forense Davide Beccarelli di Imbersago, l'ingegnere Francesco Branchini di Colico e il geologo Maurizio Penati dello Studio Geoplanet, sempre di Colico. Il dottor Beccarelli, dopo aver ricevuto l'incarico di redigere lo studio di prefattibilità della riqualificazione dell'area umida, lo scorso maggio aveva presentato alla commissione alcune ipotesi di intervento, allora concentrate sulle diverse possibilità che si presentavano per ripulire il fondale del laghetto.
Sicuramente l'intenzione dell'Amministrazione comunale è quella di rendere l'area, della quale potrà disporre per i prossimi 40 anni, fruibile alla cittadinanza attraverso percorsi interni e un generale risanamento delle sponde.
Ne parla il sindaco di Merate Massimo Panzeri
Annunciando lo stanziamento dei fondi, il primo cittadino Massimo Panzeri ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe rispondendo a chi imputa all’Amministrazione di aver abbandonato il laghetto, lasciandolo nel degrado.
«In passato chi ci ha preceduto ha spesso annunciato opere che mai si sono concretizzate – ha sottolineato il sindaco – Intanto nel corso del mandato siamo riusciti a acquisire l’area, che sarà del Comune per i prossimi 40 anni. Abbiamo poi affidato la fase di progettazione e in ultimo siamo riusciti a trovare delle vere risorse per intervenire».
Fino ad ora, ha concluso Panzeri, «si era parlato tanto di quest’opera, in tanti avevano avuto solo buoni propositi, ma nessuno era mai riuscito a concretizzarla».