Ambiente

Rifiuti abbandonati, via il cestino: «Sono stato spostato, potrei non tornare più»

Nuova campagna di sensibilizzazione, con tanto di volantino tradotto in più lingue, a Olgiate Molgora

Rifiuti abbandonati, via il cestino: «Sono stato spostato, potrei non tornare più»

«Se non mi usi correttamente, non tornerò mai più!».

Via il cestino davanti al sottopassaggio della stazione che si affaccia sul Municipio di Olgiate Molgora, simbolo di una campagna contro l’inciviltà di chi lo utilizza per i propri rifiuti domestici.
A lanciarla, con un cartello in italiano ma tradotto anche in arabo, in inglese e in francese, è il vicesindaco e assessore all’Ambiente Matteo Fratangeli, coadiuvato dalle consigliere Irene Sala e Giovanna Fumagalli.

Rifiuti abbandonati, via il cestino davanti al municipio

«In paese ci sono dei cestini che vengono utilizzati per conferire i rifiuti domestici da cittadini incivili – si è sfogato Fratangeli, da sempre in prima linea contro il degrado e primo sostenitore delle domeniche di pulizia insieme all’associazione Plastic Free – Uno già l’avevo fatto rimuovere da via Cantù, adesso il problema principale riguarda quello davanti al Municipio. E’ evidente che qualcuno che abita in zona, nottetempo, abbandona lì la propria immondizia e poi noi dobbiamo far ripulire».

Fratangeli: “Un gesto simbolico per lanciare un messaggio”

L’ultimo episodio la scorsa settimana, con quattro buste e un sacco nero ricolmi di rifiuti indifferenziati e soprattutto plastica. Di qui la decisione di rimuovere il cestino. «E’ un gesto simbolico che vuole lanciare un messaggio e che non è detto non venga poi esteso ad altri cestini – ha spiegato Fratangeli – Gli operatori ecologici sono molto efficienti, ma non possiamo tollerare questi comportamenti. C’è la convinzione diffusa che il decoro stradale si possa raggiungere posizionando altri cestini, ma i fatti ci dimostrano che spesso vengono utilizzati proprio per abbandonare la propria immondizia».

Altri cestini potrebbero essere rimossi

Non solo il cestino davanti al Municipio in tempi recenti è stato utilizzato come discarica, ma anche quello in via Canova, quello all’angolo tra via Canova e viale Sommi Picenardi, quello in via Montessori e un altro nei pressi dell’Area Nava, in via Silone e in via Biagi. «Io stesso ho rimproverato un cittadino che stava lasciando i suoi rifiuti domestici vicino a un cestino a Porchera, ma non parlava italiano e sembrava quasi convinto di fare la cosa giusta» ha proseguito il vicesindaco.

Di qui l’idea di tradurre in tre lingue, aiutati anche da una cittadina araba che vive a Olgiate, il messaggio sul cartello che sostituirà il cestino, in fase di preparazione in questi giorni. «Ne abbiamo i cestini pieni! – si legge nell’appello, che riprende in parte una campagna già lanciata da Silea – È vietato buttare i sacchetti di rifiuti domestici nei cestini pubblici. Questo cestino è stato spostato. Se non mi usi correttamente, non tornerò mai più! I cestini stradali a causa degli incivili si sono trasformati in piccole discariche. L’utilizzo improprio impedisce ad altri di servirsene, e per colpa di pochi subisce un danno l’intera comunità. Rispettare le regole è un dovere e un segno di civiltà!».

“Questi incivili cafoni danneggiano l’immagine del paese”

Un problema, quello dell’abbandono dei rifiuti, che a Olgiate imperversa come in tutto il Meratese, da Brivio a Lomagna, passando per Calco e Cernusco. «La gente spesso non vuole rispettare le regole, non vuole adeguare le proprie abitudini al senso civile del vivere comune – conclude Fratangeli con rammarico – Nonostante tutti i nostri sforzi, questi comportamenti da incivili cafoni danno un’immagine negativa del nostro paese. E’ frustrante».

I furbetti dei rifiuti, oltre che con i cartelli, dovranno fare i conti anche con le fototrappole, in uso alla Polizia locale, e con i solerti volontari di Plastic Free che hanno segnalato alcuni rifiuti abbandonati in sacchi collegati a un’utenza Tari nei boschi di Spiazzo.