Barzanò

Ricordato Claudio Cappelli, vittima del terrorismo

Sette anni fa morì in un attentato a Dacca, oggi la cerimonia a Vedano al Lambro, in provincia di Monza e Brianza

Ricordato Claudio Cappelli, vittima del terrorismo
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A sette anni dall'attentato terroristico in cui morirono 24 persone, Vedano al Lambro ha ricordato Claudio Cappelli, che perse la vita in Bangladesh.  Cappelli era originario di Vedano al Lambro ma risiedeva a Barzanò, dove gli è stato dedicato un vicolo con anche un  monumento.

Ricordato Claudio Cappelli, vittima del terrorismo

Questa mattina, sabato primo luglio, è stato celebrato il settimo anniversario della strage di Dacca, in Bangladesh, in cui perse la vita anche  Claudio Cappelli, originario di Vedano al Lambro, in provincia di Monza e della Brianza.

Nella piazzetta a lui dedicata all'angolo tra via Piave e via Tagliamento il sindaco Marco Merlini, accompagnato dal presidente del Consiglio comunale Claudio Lamberti e dai rappresentanti di Giunta e Consiglio, ha posato una corona in memoria delle vittime della strage.

Quella sera, sette terroristi islamisti aprirono il fuoco all'interno del ristorante Holey Artisan Bakery situato nel quartiere diplomatico della capitale e non distante dall'ambasciata italiana.

Tra le vittime, oltre a Cappelli, anche altri otto italiani e 15 tra commercianti e imprenditori impegnati all'estero per lavoro.

Il monumento di Barzanò dedicato a Claudio Cappelli

"Non dimenticheremo"

Presenti alla cerimonia, oltre al sindaco e alle autorità, anche la famiglia del vedanese, il padre Massimo, la madre Rosetta, la moglie Valeria Beretta e la figlia - oggi 13enne - Stella.

Abbiamo chiesto che venga concessa ai nostri familiari la medaglia al valor civile alla memoria per il loro impegno nella diffusione del made in Italy nel mondo e per il loro impegno professionale.

Ha sottolineato, con la voce rotta dalla commozione Massimo Cappelli.

Oggi e sempre ricorderemo in questo luogo il nostro concittadino Claudio Cappelli, abbiamo già posato un ciliegio al centro di questa piazza. Prossimamente poseremo anche una panchina, come simbolo di memoria e di riflessione.

Così il primo cittadino Marco Merlini nel suo discorso durante la cerimonia di questa mattina.

 

 

 

 

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