Raccogliere castagne nei boschi può diventare un reato: ecco perché
L'appello dell'associazione Monte di Brianza, che sul suo sito ha ben spiegato alcune semplici regole da rispettare per evitare di invadere le proprietà private.
Tempo di castagne, ma raccoglierle nel posto sbagliato può diventare addirittura un reato. Di qui l'appello dell'associazione Monte di Brianza, che sul suo sito ha ben spiegato alcune semplici regole da rispettare per evitare di invadere le proprietà private, anche se non ci sono cartelli a indicarle.
Castagne, occhio a dove le raccogliete
Come spiegato dai volontari dell'associazione, infatti, se non ci si comporta correttamente nei boschi si corre il rischio di commettere addirittura un reato. "Raccogliere castagne in un fondo privato è un reato, anche se non ci sono appositi cartelli di segnalazione della proprietà. Spetta al raccoglitore, infatti, informarsi sulla proprietà privata, comunale o demaniale dei terreni. La pena potrebbe portare ad una multa o anche ad un anno di reclusione perché rappresenta un reato penale" si legge sul sito del sodalizio, che invita i visitatori anche a evitare di parcheggiare le auto selvaggiamente e a "saccheggiare" i boschi "in cerca di castagne come se fossero pepite d’oro".
Ottobre, tempo di castagne !
Il clima è perfetto per organizzare le gite nei boschi quando ancora non fa troppo freddo.
E’ quello che pensano una moltitudine di persone, che per tutto l’anno non hanno mai varcato un’area boschiva e a ottobre si improvvisano appassionati cercatori di castagne.
Il risultato è una folla agguerrita di persone, che non raccolgono ma “saccheggiano” il bosco in cerca di castagne come se fossero pepite d’oro.
Parcheggi selvaggi in divieto di sosta lungo le strade rendono difficoltosa la viabilità non solo per i residenti.
Naturalmente non è possibile e nemmeno giusto generalizzare perché molti hanno un approccio rispettoso ed attento nei confronti dell’ambiente, ma con grande dispiacere dobbiamo constatare come dopo il passaggio bucolico di alcuni di loro, nei campi e lungo i sentieri, si rinvengano rifiuti abbandonati che non risparmiano nemmeno il sottobosco.
Questa non è una parodia, ma quello che accade nei fine settimana in Alta Brianza, soprattutto nel Parco di Montevecchia e della Valle del Curone e nel territorio del Monte di Brianza.
Ma gli appassionati della caldarrosta lo sanno che esistono delle regole da rispettare ?
Raccogliere castagne potrebbe costare caro se non si conosce la normativa.Sul sito del Parco del Curone compare questo avviso: "Per la raccolta delle castagne nel Parco l’Ente non rilascia permessi. Il territorio del Parco è per la quasi totalità di proprietà privata, quindi le castagne sono da considerarsi beni dei proprietari dei fondi”. Situazione che ritroviamo sul Monte di Brianza e che vale per tutti i comprensori boschivi.
Raccogliere castagne in un fondo privato è un reato, anche se non ci sono appositi cartelli di segnalazione della proprietà. Spetta al raccoglitore, infatti, informarsi sulla proprietà privata, comunale o demaniale dei terreni.
La pena potrebbe portare ad una multa o anche ad un anno di reclusione perché rappresenta un reato penale.
L’invito è quello di rispettare le proprietà private, ma soprattutto il duro e faticoso lavoro di molte persone che ancora cercano di mantenere i boschi e le selve castanili per il grande valore che queste hanno rappresentato per le popolazioni di queste parti. Un lavoro culturale di memoria e ricordo che va ben oltre la raccolta del frutto autunnale.
Alla fine è da decenni che si raccolgono castagne, ma per evitare spiacevoli conseguenze consigliamo di raccogliere le castagne dove è consentito, per esempio lungo i sentieri!
L'appello del Comune di Montevecchia
Anche il Comune di Montevecchia, nella giornata di oggi, sabato 16 ottobre 2021, ha ribadito le regole da rispettare per chi frequenta i boschi in questo periodo. Ribadendo per altro l'invito a servirsi delle nuove navette in partenza dalle stazioni di Olgiate e Cernusco (qui i dettagli).