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"Questione di genere" un dibattito sugli spazi sicuri

In occasione della giornata della donna, all’Arci si è parlato anche delle battaglie trans e queer

"Questione di genere" un dibattito sugli spazi sicuri
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«Questione di genere»: il dibattito è stato incentrato sull’importanza di costruire «spazi sicuri».

Parlare di inclusività e gender in occasione della giornata internazionale della donna, per ricordare che accanto alle battaglie femminili ci sono anche quelle transfemministe, queer e Lgbtqi+ contro la violenza e la discriminazione quotidiane.

«Questione di genere»

Nel tardo pomeriggio di sabato il circolo Arci La Lo.Co ha ospitato nella sua sede in stazione un incontro interessante proprio su questo tema. L’appuntamento dal titolo «Questione di genere» è giunto alla seconda edizione e per questa serata ha scelto di trattare un tema delicato, ovvero «Come costruire spazi sicuri».

Un dibattito molto sentito che ha, fin dal primo istante, animato i presenti, soprattutto giovani ma non solo. Con alcuni post-it incollati su una bacheca, i partecipanti hanno cercato di definire che cosa fosse uno spazio “safe” rispetto a uno non sicuro e come determinati ambienti possano far sentire bene oppure a disagio una persona.

«È inutile parlare di spazi sicuri se, ovunque ci troviamo, può arrivare il solito sciocco di turno che con battutine e molestie rovina l’equilibrio e ci mette in pericolo. In ogni posto che frequentiamo quotidianamente ci possono essere situazioni più o meno inclusive grazie alle diverse policy, ma dobbiamo capire che finché il significato queer non viene sdoganato non riusciremo mai a controllare ogni singola persona. Per questo dobbiamo parlare anziché di “spazi sicuri” di “spazi più sicuri”» ha spiegato uno dei presenti, trovando l’accordo di altri giovani.

Collettivaqueer.brianza in collaborazione con il comune di Osnago

L’iniziativa, pensata da Collettivaqueer.brianza, patrocinata dal Comune di Osnago e con il contributo del Fondo sostegno delle arti dal vivo, ha riscosso grande successo e il cerchio in cui erano seduti i presenti si è allargato sempre di più e in tanti hanno voluto raccontare le proprie esperienze, sia in ambito lavorativo che per quanto riguarda le relazioni interpersonali.

«Al giorno d’oggi forse i problemi non sono rappresentati tanto dai datori di lavoro, che spesso cercano di tutelare ed evitare le situazioni di discriminazione - ha continuato uno dei partecipanti all’incontro - ma da chi frequenta gli ambienti lavorativi. La cosa peggiore sono le battute o i commenti fuori luogo dei colleghi, che magari si sentono giustificati a “osare” perché hanno un po’ più di confidenza: bisogna cercare di evitare questo tipo di situazione».

Spesso le relazioni sono molto complesse perché da un semplice commento seguito da un sorriso forzato la situazione può essere fraintesa e degenerare in vere e proprie discriminazioni.

Moderatori del dibattito sono stati Margherita Boffi e Astrid Francesconi di Collettivaqueer.brianza che hanno dato spazio agli interventi dei presenti e infine hanno illustrato le prossime iniziative e incontri, primo tra tutti il Gay Pride.

Al termine del dibattito i partecipanti hanno preso parte alla cena continuando a confrontarsi e a scambiarsi esperienze, per poi passare al momento di svago con l’attesissimo spettacolo delle Drag Queen. In scena MixGender, Dislexia e Myssandria che con il loro stile e il loro carisma hanno divertito il pubblico con un grande show prima del djset.

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