Il ponte San Michele continua a preoccupare: riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Comitato Cittadini Ponti, che ha organizzato un’assemblea pubblica per discutere della questione, martedì 15 luglio 2025 alle 21 in oratorio a Verderio.
Preoccupazione per il San Michele, l’intervento del Comitato Cittadini Ponti
“È in corso il Pubblico Dibattito sulla collocazione di un nuovo ponte di attraversamento dell’Adda “tra Calusco e Paderno”. L’audizione di Amministrazioni, Comitati e portatori di interesse è obbligatoria per la delicatezza del Sito; è anche l’occasione per far sentire la voce di chi abita e ama questo territorio.
Rfi propone 3 alternative: un solo doppio ponte sia ferroviario sia viario, a ridosso del S. Michele (proposta gettonata da ferrovie, regione e province di Bergamo e Lecco); un tracciato ferroviario che, discostandosi da Paderno verso Verderio, attraversa a sud, tra le centrali Bertini ed Esterle, risale da Medolago verso Calusco, abbinato a un nuovo tracciato stradale che va da Villa d’Adda a Imbersago; un tracciato solo ferroviario a ridosso del S. Michele, abbinato alla stessa strada/ponte a
Imbersago.
Il Comitato Cittadini Ponti, dopo un’osservazione attenta dice con forza che queste proposte sono tutte da rifiutare. Un nuovo attraversamento è necessario da molti anni e il rafforzamento ferroviario è un’ottima cosa ma costruire una imponente struttura a ridosso del S. Michele è una scelta sbagliata in tutto per tutto; le proposte di RFI porteranno enormi problemi, senza risolvere
correttamente l’esigenza di attraversamento.
I motivi sono diversi e molteplici: deturpare per sempre la particolare sagoma del S. Michele, patrimonio di architettura storica ed elemento peculiare della valle dell’Adda nel tratto “leonardesco” con un manufatto imponente è un incomprensibile sfregio al territorio; attirare un traffico viario triplicato (dati Rfi: 18000 veicoli giornalieri contro i 5700 attuali di cui 2300 mezzi pesanti) per riversarlo su strade comunali insufficienti e già congestionate è una scelta miope, scollegata dalla corretta visione dei trasporti su scala super provinciale e superregionale; le compensazioni proposte riguardo ai problematici passaggi a livello è un ricatto: queste sistemazioni dovevano essere già state fatte da tempo! La qualità dell’aria della zona, già condizionata dai grandi insediamenti industriali e dall’inceneritore Caluschese, con questo traffico triplicato, vedrà indici di inquinamento inaccettabili; il rumore provocato dal traffico triplicato e dai passaggi di lunghi treni merci toccherà livelli di disturbo altissimi.
L’opera proposta, con pilastri molto più imponenti di quelli del San Michele, causerà nella stretta zona non interessata dai movimenti franosi, proprio a ridosso del ponte storico, uno sconquasso importante sulle rive. Il tracciato del doppio binario ferroviario a Paderno e a Calusco causerà l’abbattimento e il danno di molte abitazioni e attività esistenti.
Attenzione: bisogna dire no anche a un ponte solo ferroviario a doppio binario perché dire si apre la strada alla progettazione di un gigantesco doppio ponte (binari e asfalto) considerato molto conveniente da Ferrovia e Regione. E soprattutto non è necessario insistere a collocare il nuovo doppio ponte proprio attaccato al San Michele perché esistono validissime alternative sia per ferrovia sia per strada.
Ricalcando studi già fatti in zone non urbanizzate a nord della zona “Globo” si risolverebbero gli attraversamenti in una visione più razionale in vista dei decenni futuri, promuovendo spostamenti più veloci e scorrevoli. Il S. Michele, icona paesaggistica e patrimonio storico, opportunamente mantenuto, potrà recuperare una funzione di collegamento locale leggero e sostenibile.
I costi reali di opere così importanti devono tenere conto di tutte le conseguenze ambientali provocate e degli enormi problemi da risolvere in seguito. E mentre ci si impegna (Amministrazioni, Enti e Comitati di interesse) per il dibattito pubblico, ecco che il 10 luglio viene nominato dal Governo un Commissario. L’intento è chiaro: tirare dritto nella realizzazione del progetto preferito da Rfi e Regione, vanificando l’impegno di chi legittimamente ha a cuore la qualità della vita, dell’ambiente e la cura del paesaggio e della storia.
Le nostre convinzioni restano e in più giudichiamo tale nomina uno schiaffo alla democrazia partecipativa. Per illustrare il tema abbiamo organizzato un pubblico incontro a Verderio, il 15 luglio,
alle ore 21, presso la sala dell’Oratorio, in Via dei Tigli.
Esporremo le nostre valutazioni e ci sarà l’occasione per ascoltare altre proposte venute avanti da comitati o Amministrazioni per Scongiurare lo scempio del S. Michele e della valle dell’Adda leonardesca”.
