Un duro intervento

Ponte San Michele e Unesco, gli ex sindaci di Paderno: "Giù la maschera Calusco!"

Valter Motta e Renzo Rotta attaccano i politici della sponda bergamasca e sollevano numerose domande dopo quella che definiscono "la sparata del ministro Salvini"

Ponte San Michele e Unesco, gli ex sindaci di Paderno: "Giù la maschera Calusco!"
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La cancellazione della candidatura all'Unesco del ponte San Michele non smette di far discutere. Dopo la manifestazione di delusione da parte del sindaco di Paderno d'Adda Gianpaolo Torchio e le parole espresse pubblicamente dall'assessore di Calusco Massimo Cocchi e dall'Amministrazione di Michele Pellegrini che sicuramente non si sono stracciati le vesti per il passo indietro, a fronte della promessa dell'avvio della progettazione del nuov0 viadotto, ecco una nuova puntata.

Gli ex sindaci Valter Motta (che è presidente dell'associazione Habitat, costituita proprio per sostenere la candidatura del ponte come patrimonio dell'umanità) e Renzo Rotta entrano a gamba tesa nei confronti dei politici della sponda bergamasca con parole tutt'altro che tenere.

Ponte San Michele, la nota degli ex sindaci di Paderno

Pubblichiamo integralmente la nota degli ex sindaci, a disposizione ovviamente per eventuali repliche.

Terzo da sinistra Renzo Rotta durante una visita ai ponti "gemelli" a Porto

Giù la maschera!

La candidatura a sito UNESCO del ponte di Paderno è stata cancellata da Matteo Salvini, ministro delle infrastrutture ( con delega immagino alle candidature Siti UNESCO) in una riunione tenutasi ieri in regione Lombardia alla presenza di RFI, delle provincie e del Sindaco di Paderno. Calusco era presente con un delegato del sindaco.

Al rappresentante di Calusco non é parso vero di lanciare immediatamente la proposta di sciogliere la convenzione tra i due comuni volta appunto a gestire assieme la candidatura.

Mi sembra evidente la soddisfazione, in parte della amministrazione caluschese a questa notizia: “finalmente si potrà continuare a fare l’uso che ci pare del nostro territorio senza vincoli, orpelli o inutili quanto dannosi eccessi di tutela”.

Immagino invece, e condivido, la delusione in quella parte dell’amministrazione e della popolazione caluschese che in questo progetto ci credeva e che, come a Paderno, ha investito tempo e denaro oramai da diversi anni.

Cercheremo di capire come la sparata del Ministro Salvini si concretizzi in atti formali e quali strade potranno comunque essere intraprese. Ad esempio, la candidatura transazionale potrà andare avanti senza il ponte di Paderno oppure anche per le altre tre nazioni coinvolte si prospetta uno stop?

E qualora, la candidatura transnazionale andasse avanti, sarà possibile per noi rientrare dalla finestra, magari più tardi, visto che ci sbattono fuori dalla porta?

Mi preme sottolineare anche un altro aspetto.

Ma davvero qualcuno pensa, o pensava, che la candidatura UNESCO fosse un insormontabile ostacolo per la realizzazione di una nuova interconnessione attraverso l’Adda ?

Non mi risulta che nessuno, certo non noi, ha sollevato la candidatura UNESCO come pretesto per non fare le opere che servono.

La tutela del territorio però è, e resta, prioritaria con o senza l’UNESCO.

Il vero problema è, e resta, nelle mani di Regione Lombardia: che progetti e quanti soldi è disposta a mettere sul tavolo per risolvere i problemi della viabilità meratese che con le nuove infrastrutture è destinata al collasso?

Mi auguro che le istanze dei sindaci di Paderno e del meratese vengano ascoltati attentamente ai tavoli che l’assessore Regionale ai trasporti Terzi ha promesso di istituire.

Con l’augurio però che non si continui ad andare avanti come si è fatto fin ora. Dove cioè le discussioni e le decisioni vengono prese su alcuni tavoli privati, tra amici, e poi vengano semplicemente “comunicate” a quei signornò dei meratesi.

Perché continuando così, la diffidenza verso questi tavoli non potrà che continuare.

Valter Motta, presidente Centro Culturale Habitat
Renzo Rotta, ex sindaco di Paderno d'Adda

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