Il caso

Ponte di Paderno, Fragomeli: "nessuna risposta su quale progetto si seguirà"

Gian Mario Fragomeli e Gigi Ponti, consiglieri regionali del Pd, al termine dell’audizione sono intervenuti in V Commissione Territorio, infrastrutture e mobilità, con Rfi, l’assessore regionale, le Province di Bergamo, Lecco e Monza Brianza e i Comuni interessati.

Ponte di Paderno, Fragomeli: "nessuna risposta su quale progetto si seguirà"
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“Sul ponte San Michele siamo all’anno zero: a 5 mesi dalla nostra precedente richiesta di informazioni sullo stato di fatto del progetto di riqualificazione del ponte di Paderno d’Adda, che oggi rappresenta una delle infrastrutture più critiche in un territorio che coinvolge tre province, Lecco, Monza e Brianza e Bergamo, non c’è ancora una risposta certa su quale dei progetti Regione ha deciso di seguire. Dal canto nostro, abbiamo chiesto un ulteriore aggiornamento sull’opera, anche in considerazione del fatto che l’attuale struttura del ponte San Michele ha una vita utile fino al 2030”, lo dicono Gian Mario Fragomeli e Gigi Ponti, consiglieri regionali del Pd, al termine dell’audizione, in V Commissione Territorio, infrastrutture e mobilità, con Rfi, l’assessore regionale, le Province di Bergamo, Lecco e Monza Brianza e i Comuni interessati.

Ponte di Paderno: "nessuna risposta su quale progetto si seguirà"

“Tutte le preoccupazioni che sono state esposte rispetto alla funzionalità dell’intervento - prosegue Fragomeli - sotto il profilo della viabilità e ferroviario, sono abbondantemente aperte, perché non abbiamo una soluzione definita, ma tre ipotesi di costo molto significative, dai 350 agli oltre 600 milioni di euro, con soli 5 anni di tempo davanti per definire progetto, programmazione, recuperare la buona parte delle risorse e svolgere i lavori. Praticamente impossibile e con livelli di criticità che ci lasciano molto perplessi”.

“Dal canto loro, i sindaci ci hanno raccontato dei problemi di traffico, delle esigenze non esaudite di mobilità, sia sul fronte pubblico che privato, dell’attesa per capire che disagi porterà l’aumento del passaggio di mezzi pesanti. Perciò le amministrazioni coinvolte vogliono concordare le opere connesse in modo da raccordare la nuova viabilità del ponte con le principali arterie stradali, una su tutte la tangenziale Est, mitigando gli effetti sul loro tessuto urbano. Anche questo ci ha indotti a chiedere un aggiornamento e che i tempi vengano assolutamente rivisti e monitorati”, fanno poi sapere Fragomeli e Ponti.

“È soprattutto importante che quanto prima venga convocato il tavolo tecnico regionale cui partecipano le tre Province, poiché in quell’occasione anche Regione avrà modo di chiarire l’ipotesi organizzativa del traffico, possibilmente su un quadrante anche più ampio di quello già ipotizzato. Una questione enorme da affrontare che abbiamo constatato anche oggi necessita di risposte più puntuali ed esiti che siano certi. Noi, come Pd, ci impegniamo a monitorare la situazione, a vigilare su quanto viene fatto e deciso e a farci portavoce, come sempre, dei sindaci e dei nostri comuni”, concludono i consiglieri Dem.

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