Futuro incerto

Ponte di Paderno, Azione: «Nessuna risposta da Salvini»

La sezione lecchese di Azione critica nei confronti del Ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture

Ponte di Paderno, Azione: «Nessuna risposta da Salvini»
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Ponte di Paderno, Azione critica nei confronti del Ministro Matteo Salvini: «Non abbiamo ottenuto risposte soddisfacenti».

Sui banchi della Commissione Infrastrutture e Trasporto della Camera dei Deputati si è discusso ieri, mercoledì 25 settembre 2024, il question time presentato dall'Onorevole Fabrizio Benzoni di Azione sul futuro del Ponte di Paderno d'Adda.

Ponte di Paderno, Azione: «Da Salvini non abbiamo ottenuto risposte soddisfacenti»

Di seguito il comunicato diffuso dalla sezione lecchese di Azione:

È stato discusso ieri, 25 settembre 2024, sui banchi della Commissione Infrastrutture e Trasporto della Camera dei Deputati, il question time presentato dall’on. Fabrizio Benzoni di Azione sul futuro del Ponte di Paderno d’Adda.

Il question time, che nasce dall’ascolto della sezione lecchese del partito e, soprattutto, dal colloquio con gli amministratori locali del territorio meratese, in primis il sindaco di Paderno, Gianpaolo Torchio, ha posto tre quesiti al Ministro Matteo Salvini:

1. quali iniziative intende adottare al fine di sollecitare i passaggi necessari a garantire l'avvio, l'esecuzione e la consegna dell'opera entro i termini;

2. secondo quali procedure intenda coinvolgere i Comuni del territorio compromessi dal futuro incremento di traffico ai fini della mitigazione dello stesso;

3. se non ritenga opportuno intervenire affinché la soluzione progettuale considerata venga riesaminata al fine di tutelare la candidatura transnazionale del Ponte San Michele a patrimonio dell’UNESCO.

Stringata la risposta del Ministero che, testualmente, prendendo “atto della situazione ancora non definita, ha invitato a compiere celermente ogni azione utile al fine di accelerare le decisioni, per poter assumere le decisioni progettuali conseguenti e programmare la nuova opera quanto prima”.

Come dichiarato dal Ministero, infatti, la proposta di nuovo viadotto elaborata da RFI prevede “il raddoppio della linea ferroviaria tra le località di Calusco d’Adda e Paderno d’Adda e l’aumento della capacità rispetto alla viabilità esistente, con la previsione di un doppio senso di marcia” e sarà oggetto di confronto con gli amministratori locali, anche al fine di “valutare opere compensative per mitigare gli effetti del traffico sul territorio circostante”.

In sostanza, “sui quesiti posti al Governo rispetto al ponte di Paderno, non abbiamo ottenuto nessuna effettiva risposta”, così commenta Fabrizio Benzoni. “Il Mit non fa altro che delegare ad altri enti la ricerca di soluzioni rispetto ai disagi della viabilità legati ai ritardi nella realizzazione dell’opera. Nessun tipo di considerazione, poi, sul quesito che avevamo posto rispetto al valore storico e culturale del vecchio Ponte San Michele, la cui candidatura al riconoscimento come patrimonio Unesco, temiamo possa essere compromessa dal progetto del nuovo ponte”.

Considerazioni condivise anche da Eleonora Lavelli, segretaria provinciale di Azione a Lecco: “dopo le mozioni approvate dai Consigli comunali dell'area meratese è bene che la questione del ponte di Paderno sia approdata nella Commissione Trasporti della Camera” dichiara Lavelli.

“Ancora tante le incertezze sull’opera: auspichiamo, però, che il Ministero mantenga fede alla promessa di ascoltare maggiormente i territori e di realizzare un'opera che non abbia un impatto negativo dal punto viabilistico. Ci spiace siano stati del tutto ignorati, invece, i profili paesaggistici e culturali dell'intervento, che riteniamo di partecipare rilevanza”.

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