Ponte di Brivio e San Michele, patto per il nord: “il Lecchese sempre ignorato dall’alto”. Riceviamo e pubblichiamo l’intervento della formazione politica Patto per il Nord in merito alle recenti questioni che riguardano gli interventi in programma sul ponte di Brivio e la progettazione del nuovo ponte di Paderno.
Ponte di Brivio e San Michele: interviene il Patto per il Nord
Di seguito il testo integrale dell’intervento:
“La parola “autonomia” continua a essere usata come slogan, ma nel concreto la provincia di Lecco
viene sistematicamente ignorata.Le scelte calate dall’alto dalla Regione Lombardia e dal Governo nazionale dimostrano chiaramente che i nostri territori non sono una priorità.
A partire dal 2026, il ponte di Brivio verrà chiuso per almeno 18 mesi. Un collegamento fondamentale
sarà interrotto senza un piano credibile per gestire l’impatto su cittadini, lavoratori e imprese.
Ma è sul ponte di Paderno che si sta consumando lo scandalo più grave: con l’imposizione della
cosiddetta soluzione 1, si prevede un’opera che, oltre al cantiere, avrà un impatto devastante anche
una volta terminata, scaricando traffico su una viabilità secondaria inadatta, mettendo a rischio la
vivibilità di interi comuni.
Non si tratta di casi isolati o incidenti di percorso. Queste scelte progettuali sbagliate, così come i
ritardi inaccettabili del cantiere della Lecco–Bergamo, sono figli di una responsabilità politica chiara: il
governo centrale a trazione Lega – Salvini Premier, con il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini
in prima linea, ha dirottato risorse fondamentali per le infrastrutture locali verso il Ponte sullo Stretto.
Un’opera faraonica, inutile per i bisogni reali del Paese, dal costo stimato superiore ai 14 miliardi di
euro partorita da una folle megalomania politica.
Nel frattempo, qui si chiudono ponti, si impongono progetti impattanti senza confronto, pensati al
risparmio e si ignorano sistematicamente i territori.L’assessore regionale Claudia Maria Terzi lo ha detto chiaramente: il progetto del ponte di Paderno “si farà così com’è”, senza ulteriori confronti locali.
E invece di difendere le comunità che rappresentano, i consiglieri regionali come Mauro Piazza si
allineano obbedientemente, sposando la linea della Giunta e rinunciando al loro ruolo di tutela del
territorio. Nessuna alternativa, nessun ascolto, nessuna responsabilità.
È ora di alzare la voce. È ora di dire basta a scelte che danneggiano i territori senza nemmeno la
dignità del confronto. È ora di chiedere una vera autonomia, costruita dal basso, fondata su ascolto,
visione e rispetto e su una equa ripartizione delle risorse cosi da permettere la
realizzazione delle infrastrutture che servono qui, nel cuore produttivo del paese.
“La provincia di Lecco non è una colonia da spremere, ma un territorio parte integrante e produttiva
del Nord. E merita rispetto, investimenti e futuro. Il Patto per il Nord nasce proprio con questo
obiettivo: ridare dignità alla nostra provincia, farla contare davvero, restituirle voce e ruolo nelle scelte che la riguardano”, lo dichiara il Segretario Provinciale per il Patto per il Nord, Giovanni
Colombo”