Più di 1.500 pazienti senza medico di base: per il Pd "è vergognoso"

Circa 1.600 pazienti a spasso, che non sapranno a chi rivolgersi in caso di bisogno, sia per richiedere giorni di malattia, farsi prescrivere esami o richiedere ricette.
E’ un problema che si ripete uguale a se stesso in tutti i Comuni del territorio ogni volta che uno storico medico di base, punto di riferimento per migliaia di assistiti va in pensione: «E noi a chi ci dobbiamo rivolgere?».

Quasi 1.600 persone senza medico di base tra Olgiate e Calco

E’ questo l’interrogativo con cui i 1.600 pazienti del dottor Roberto Mantica hanno chiuso il 2022, visto in pensionamento del loro medico. Un paio di loro hanno anche fatto presente la situazione a livello politico, contattando la referente del circolo del Pd di Olgiate Margherita Viganò. «Il problema è sempre lo stesso, ovvero la fragilità della medicina territoriale - ha spiegato Viganò, che con il segretario provinciale Manuel Tropenscovino, la delegata al Welfare Ausilia Fumagalli e gli altri circoli di territorio ha avviato una raccolta firme, che al momento conta un centinaio di adesioni, per chiedere un incontro con il direttore generale dell’Asst di Lecco Paolo Favini - I medici vanno in pensione ma non c’è nessuno a sostituirli e a fare le spese di questa situazione sono ancora una volta i cittadini».
Proprio nei giorni scorsi, la segretaria del circolo olgiatese è stata contattata da un ex paziente del dottor Mantica: «L’assistito è stato prima nella casa di comunità con l’obiettivo di effettuare il cambio del medico, ma gli è stato detto che nessun altro aveva posti liberi. Allora è andato a chiedere informazioni all’ospedale di Merate, ma anche lì nessuno ha saputo dargli indicazioni».
Sul sito dell’Ats si legge che: «nella settimana tra il 2 e il 6 gennaio 2023 gli assistiti, per le prestazioni urgenti e non differibili, sono invitati a contattare Cosma Servizi al numero 0341.885584, che provvederà a fornire tutte le informazioni utili e a rispondere ai bisogni primari», ma al momento non si sa nulla di un’ipotetica sostituzione del dottor Mantica. «E’ una cosa vergognosa, come Pd siamo furibondi. E’ ora di fare qualcosa per la medicina territoriale, non si può andare avanti così» ha concluso Viganò con sdegno.