Lotta al virus

Piano vaccinale di emergenza: regione pronta a riaprire anche gli hub a Merate e in Valsassina

Il polo nell'area Cazzaniga e quello a Barzio verranno attivati nel caso dello scenario 3: ecco cosa prevede.

Piano vaccinale di emergenza: regione pronta a riaprire anche gli hub a Merate e in Valsassina
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La Giunta della Regione Lombardia ha approvato il 'Piano operativo regionale di emergenza vaccinazioni Covid-19'. Lo comunicano il presidente e la vicepresidente con delega al Welfare Letizia Moratti al termine della seduta di oggi, lunedì 25 agosto Alla luce dell'esperienza maturata nel corso del 2021-2022, il Gruppo di Coordinamento vaccinazioni anti Covid-19 - con il dottor Guido Bertolaso, consulente del presidente, che prosegue la sua attività nel ruolo di coordinatore della campagna vaccinale per la Lombardia - ha ritenuto opportuno elaborare, in collaborazione con le ATS, un 'Piano Operativo di Emergenza' contenente la programmazione dell'offerta vaccinale da attuare in caso di recrudescenza pandemica. A seconda degli scenari di rischio previsti Regione è pronta  a riaprire anche gli hub a Merate e in Valsassina. Stiamo parlando del centro vaccinale nell'area Cazzaniga che ha chiuso i battenti lo scorso 15 marzo (nella foto di copertina)  e di quello nella sede della Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d'Esino Riviera a Barzio, in località prato Buscante che era stato fortemente voluto per garantire una adeguata copertura vaccinale su tutto il territorio. 

 

Piano vaccinale di emergenza: regione pronta a riaprire anche gli hub a Merate e in Valsassina

Stiamo parlando del centro vaccinale nell'area Cazzaniga che ha chiuso i battenti lo scorso 15 marzo  e di quello nella sede della Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d'Esino Riviera a Barzio, in località prato Buscante che era stato fortemente voluto per garantire una adeguata copertura vaccinale su tutto il territorio.

L'obiettivo del piano è definire un'organizzazione regionale tempestiva, in caso di ripresa della campagna vaccinale massiva, che sappia garantire, dopo la fase attuale (Scenario 1), una sufficiente capacità vaccinale in relazione a due diversi scenari.

Scenario 2: le ATS, in collaborazione con le ASST, su input della Direzione Generale Welfare, si organizzano - entro 7 giorni - per garantire fino a 35.000 vaccinazioni/die sul territorio regionale.

Scenario 3: le ATS in collaborazione con le ASST attivano - entro 15 giorni dall'input della DGW qualora il passaggio avvenga dallo scenario attuale / 7 giorni se l'attivazione avviene dallo Scenario 2 - su input della Direzione Generale Welfare, un numero di centri vaccinali idonei a sostenere un'attività di somministrazione di massa che permetta di raggiungere le 60.000 vaccinazioni/die.

 

L'hub in Valle

La capacità vaccinale pari a 35.000 e 60.000 rappresenta il livello massimo di somministrazioni erogabili in relazione ai tempi di attivazione (7 giorni e 15 giorni) e di reclutamento del personale da parte dei centri vaccinali, così come emerso durante le precedenti fasi della Campagna vaccinale massiva.

Lo scenario 2 prevede l'attivazione di 70 Centri Vaccinali (di cui 21 massivi), 10 Centri Vaccinali gestiti da MMG e 453 Farmacie.

Lo scenario 3 prevede l'attivazione di 86 Centri Vaccinali (di cui 37 massivi), 10 Centri Vaccinali gestiti da MMG e 453 Farmacie.

Tanto il polo nell'area Cazzaniga quanto quello a Barzio verrebbero attivati nel caso dell'ultimo scenario.

Entrambi gli scenari anticipano il modello organizzativo misto per la somministrazione dei vaccini, richiesto recentemente dall'Unità per il completamento della campagna vaccinale, prevedendo, inoltre, una distruzione dei centri di somministrazione che tiene conto delle caratteristiche orografiche, demografiche e di viabilità dei singoli territori.

Prosegue, intanto, in tutta la Regione il lavoro di sensibilizzazione nei confronti delle farmacie al fine di garantire la massima capillarità in ciascun territorio.

 

Coordinamento regionale

Il presidente e la vicepresidente della Regione hanno evidenziato che, così come già fatto nel corso della fase emergenziale di picco della campagna vaccinale, saranno attuate azioni di sistema in grado di garantire omogeneità di intervento sui singoli territori delle ATS, pur nel rispetto delle peculiarità dei diversi territori.

A tal fine tutta l'attività sarà coordinata, a livello regionale, dal Gruppo di coordinamento che garantirà anche l'omogeneità di intervento su tutti i territori delle ATS.

 

In particolare, il Gruppo di coordinamento guidato dalla Direzione Generale Welfare assicurerà:

- il monitoraggio costante della realizzazione delle attività a livello locale;
- il rispetto delle tempistiche di attivazione delle azioni in relazione alla modifica di scenario;
- che tutte le ATS e ASST mettano a disposizione le figure professionali (medici, infermieri, personale amministrativo) in grado di garantire il numero di somministrazioni previste nei differenti scenari;
- l'eventuale attivazione di AREU, qualora necessaria, come supporto alla campagna vaccinale.

 

QUI L'ELENCO COMPLETO DEI CENTRI VACCINALI

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