Dolore e rabbia

Per il senatore Tino Magni è stata "un'estate di morti sul lavoro, una mattanza"

"È inammissibile che si perda la vita a causa della mancanza di adeguate misure di protezione e senza i controlli necessari a far rispettare le norme che ci sono".

Per il senatore Tino Magni è stata "un'estate di morti sul lavoro, una mattanza"
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Una mattanza. Così il senatore lecchese Tino Magni, eletto con l’Alleanza Verdi Sinistra, Presidente della Commissione d’Inchiesta del Senato sulle condizioni di lavoro in Italia non esita a definire la lunga scia di sangue e di morti sul lavoro dopo le ennesime tragedia avvenute oggi, lunedì 2 settembre 2024.

Per il senatore Tino Magni è stata "un'estate di morti sul lavoro, una mattanza"

«In appena mezz'ora due incidenti sul lavoro in Lombardia: un morto e un ferito grave. Dolore e cordoglio per una mattanza che non accenna a finire. Sono vicino alla famiglia del 75enne, che ha perso la vita in un cantiere a Cesano Maderno, in Brianza, e auguro una pronta guarigione al 48enne schiacciato da una fustellatrice, in un'azienda in provincia di Lecco. Quella di quest’anno è stata una estate di incidenti e morti sul lavoro nel silenzio assordante della ministra Calderone».

Tino Magni

«È inammissibile - aggiunge - che si perda la vita a causa della mancanza di adeguate misure di protezione e senza i controlli necessari a far rispettare le norme che ci sono. È intollerabile che a una certa età, si sia costretti ancora a lavorare in condizioni pericolose, in un cantiere edile. Il lavoro povero, la precarietà, il lavoro nero e la diffusa pratica di appalti e subappalti al massimo ribasso continuano quotidianamente a mettere a rischio la vita di troppe persone».

«Rinnoviamo il nostro impegno affinché episodi come questi non si ripetano più. La sicurezza - conclude il senatore - è un diritto sacrosanto di tutti i lavoratori, indipendentemente dall'età o dalle condizioni contrattuali»

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